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Coronavirus, l'appello dei medici per la "Fase2": "Potenziate la medicina territoriale"

Lo hanno chiesto i medici del sindacato Cisl: "La medicina territoriale sarebbe stata determinante nella fase di esordio dell'emergenza Covid-19"

Potenziare "la medicina territoriale, riorganizzando il servizio della specialistica ambulatoriale e lasciando agli ospedali la presa in carico dei casi acuti". È quando chiede la Cisl dei medici della Lombardia per la fase 2 dell'emergenza Coronavirus. Il sindacato sottolinea che "la medicina territoriale sarebbe stata determinante nella fase di esordio dell'emergenza Covid-19: poteva contribuire a contenere il contagio che ha poi portato alla crisi dei presidi ospedalieri", afferma il segretario generale Danilo Mazzacane. "Può però giocare un ruolo determinante nella fase 2 - aggiunge - per assistere sia i non contagiati sia coloro che sono reduci dalla manifestazione virale".

"Quanti sono sinora rimasti indenni dalla pandemia non hanno potuto ricevere le cure specialistiche non ritenute urgenti e hanno trascurato tutte le altre patologie di cui erano affetti o di nuova insorgenza", evidenzia la Cisl medici regionale in una nota. "Ciò ha comportato un ritardo della richiesta di cura - rileva Mazzacane - e un aggravarsi delle condizioni di salute dei cittadini: molti hanno deciso in questi giorni di farsi visitare e le loro condizioni sono critiche".

"Nella fase 1" il sindacato "ha svolto un servizio di teleconsulto ai medici di medicina generale e ai malati in attesa di ricalendarizzare la visita specialistica, per valutarne sia le condizioni di salute organica, che psichica", ricorda una nota. "Siamo pronti a proseguire in questa direzione. Occorre però riorganizzare il servizio, anche per dare ristoro alle strutture ospedaliere - precisa Mazzacane - e realizzare nuovi percorsi di cura che tengano conto del bisogno inderogabile di garantire tutte le forme di sicurezza e tutela, sia agli operatori sanitari che ai pazienti. Tali percorsi avranno necessità di un triage oculato all'accoglienza, di caratteristiche organizzative specifiche per le diverse branche specialistiche, di essere supportati dalla disponibilità dei dispositivi di protezione individuali, del rispetto rigoroso delle norme igieniche e della esecuzione delle operazioni di sanificazione ambientale opportune"

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