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Coronavirus

La decisione di Prada: green pass obbligatorio per entrare al lavoro

Circa 800 lavoratori coinvolti nel Milanese, 2.300 aretini. I sindacati insorgono

Il Gruppo Prada ha deciso di far entrare i lavoratori in azienda, almeno per quanto riguarda gli stabilimenti di Terranuova Bracciolini e Levanella in Valdarno, di San Zeno ad Arezzo e quello di Milano, con il green pass. Una lettera è stata infatti inviata dalla proprietà ai lavoratori. Certificato verde obbligatorio quindi non solo per l'accesso alla mensa, come da legge, ma ad ogni ambiente di lavoro al chiuso: fabbrica e ufficio, come riporta ArezzoNotizie.

Prada richiede il green pass ottenuto o con la vaccinazione o con l'attestato di guarigione dalla malattia. Qualora ci fossero dipendenti non vaccinati (o che non abbiano contratto il virus), l'azienda ha deciso di mettere a disposizione i tamponi. In questo caso, però, andando un po' fuori dallo steccato delle regole del green pass, perché la validità del tampone per il certificato verde è di 48 ore, mentre l'azienda propone tamponi (a proprio carico) settimanalmente.

Sindacati all'attacco

I lavoratori coinvolti sono oltre 3mila: 2.300 si dividono tra gli stabilimenti aretini e 800 sono quelli di Milano. I sindacati storcono il naso di fronte all'iniziativa. "Misura irricevibile", commenta a caldo Silvia Russo, segretaria provinciale aretina della Cisl. "Stiamo lavorando unitariamente e con la segreteria regionale e nazionale Femca Cisl per iniziative atte a fermare il provvedimento. Come Cisl siamo completamente contrari all'iniziativa nel merito e nel metodo. Finora gli accordi sindacali sono stati fondamentali per tutelare lavoratori e aziende, adesso non è possibile surrettiziamente superare le norme e inventarne di nuove".

Green pass obbligatorio da Prada dal 6 settembre

Ma cosa c'è scritto nel documento inviato ai lavoratori e firmato dall'amministratore delegato Patrizio Bertelli? Questa è la premessa: "Il recente andamento dell'epidemia conferma la necessità di porre massima attenzione all'applicazione di tutte le misure di prevenzione medico-sanitarie".

E poi viene introdotto il tema del green pass. "Dopo il confronto con le rappresentanze sindacali interne, nel rispetto delle normative vigenti e delle scelte individuali in tema di vaccinazione, abbiamo convenuto che l’accesso ai locali e alle mense aziendali possa essere subordinato al possesso del Green Pass e cioè di uno dei seguenti requisiti: 1. vaccinazione anti covid 19 (prima o seconda dose); 2. certificato medico attestante la avvenuta guarigione da covid negli ultimi 6 mesi".

Quindi il passaggio sui tamponi settimanali a carico del gruppo. "Come ulteriore strumento di prevenzione, per coloro che siano sprovvisti dei requisiti sopra esposti sarà prevista l'effettuazione di tampone su base settimanale presso strutture esterne nel rispetto della privacy e con costo a carico del Gruppo Prada". Nella lettera viene spiegato che la misura diventerà effettiva a partire da lunedì 6 settembre.

Quindi la chiosa: "La sicurezza e la stabilità del lavoro passano attraverso l’adesione alla campagna delle vaccinazioni antiCovid, il rispetto delle norme sanitarie come l'utilizzo della mascherina, la sanificazione delle mani e il controllo settimanale con tampone. Ci attendiamo la massima collaborazione da parte di tutto il nostro personale".

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