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Sabato, 20 Aprile 2024
Coronavirus

Coronavirus, pranzo stellato per cento tra medici e infermieri impegnati nella lotta al covid-19

Dalla Sicilia sono partiti, direzione ospedale Sacco, centinaia di barattoli di sugo “A milanisi” preparati con le mani dallo chef, due stelle Michelin, Pino Cuttaia

 Il marchio della ristorazione e della pasta Miscusi organizzerà, con la collaborazione di altre imprese alimentari e della ristorazione italiana come Barilla, lo chef stellato Pino Cuttaia e Tomarchio, un pranzo speciale per circa 100 tra medici ed infermieri dell’ospedale Sacco di Milano. Una Pasqua che tutti i milanesi vivranno in città, ma soprattutto una Pasqua che ricorderanno coloro che ormai da un mese sono impegnati a combattere il Covid-19 e che trascorrono le loro giornate dentro l’ospedale in prima linea.

“Rendere le persone felici, diffondendo lo stile di vita mediterraneo è la nostra missione di vita, fatta di piccoli gesti quotidiani. Nel buio iniziale del Covid (abbiamo 300 persone a casa), cercavamo una luce e così abbiamo iniziato a portare pasti agli ospedali per sostenerli ed evitare di sprecare quello che avevamo in magazzino. Giorno dopo giorno l’emozione dei medici ci ha dato ancora più forza e da allora non ci siamo mai fermati, tanti amici ci hanno scritto per offrirci il loro aiuto così abbiamo abbracciato la solidarietà di chi condivide i nostri valori. Pino Cuttaia, tra i primi” ha scritto in una nota Alberto Cartasegna, fondatore e Ceo di Miscusi che ha dieci ristoranti e trecento dipendenti, temporaneamente chiusi come da decreto.

I barattoli di sugo per il personale del Sacco

Dalla Sicilia sono partiti, direzione ospedale Sacco, centinaia di barattoli di sugo “A milanisi” preparati con le mani dallo chef, due stelle Michelin, Pino Cuttaia che in questo sugo ha racchiuso i profumi della sua terra come il finocchietto per regalarli a quel Nord che ha accolto tanti dei suoi conterranei. “A milanisi rende omaggio al legame profondo e storico tra il sud e il nord, un rapporto che vive non solo nei sapori del passato ma che si rinnova nel presente – questo difficile presente – come una dedica affettuosa” ha raccontato Cuttaia.

“Ringraziamo miscusi di questa meravigliosa opportunità: se non c’è anche ‘solidarietà’ non possiamo considerare completa la missione di un’impresa. Fin dalle sue origini, la Barilla unisce la produzione e diffusione di buon cibo alla contribuzione del benessere per la comunità”, ha commentato Luca Barilla, Vice Presidente del Gruppo Barilla. La mattina di Pasqua miscusi aprirà la cucina di uno dei ristoranti, preparerà la pasta con il sugo dello chef e confezionerà dei cestini pasquali in cui verranno messe anche le Pastiglie Leone, le bibite biologiche agli agrumi di Tomarchio, i biscotti Gennari e altri prodotti donati da diversi fornitori.

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