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Vaccini Covid per gli anziani, sistema in tilt e l'sms non arriva: bisogna usare il numero fisso

Il portale dedicato va a rilento: inserendo il cellulare, la conferma via sms arriva dopo mezz'ora ma intanto la sessione è scaduta e bisogna ricominciare daccapo. Non si poteva fare meglio di così?

E' praticamente andato in tilt il sistema di prenotazione dei vaccini anti Covid per gli ultra 80enni lombardi. Come è noto si prenota online il proprio turno a partire dalle 13 di lunedì 15 febbraio, mentre le vaccinazioni vere e proprie partiranno giovedì 18 febbraio. Prevedibile la lunga attesa per familiari e caregiver (quasi la totalità di coloro che stanno provando a prenotare).

Oltre un'ora per essere chiamati

Sms arriva dopo mezz'ora (ma la sessione è scaduta)

Se era prevedibile l'attesa, meno prevedibili gli inconvenienti tecnici. In particolare, praticamente tutti gli utenti lamentano che non è possibile lasciare un numero di cellulare per essere richiamati. In tal caso, infatti, il sistema di prenotazione invia un codice via sms per la verifica del numero. Il codice, però, impiega circa mezz'ora ad arrivare, per cui nel frattempo la sessione scade e bisogna ricominciare tutto daccapo. Attesa inclusa.

E chi non ha il numero fisso?

Va tutto liscio, invece, inserendo un numero di rete fissa. Ma se, durante il giorno, un familiare o un caregiver lavora, preferisce ovviamente essere ricontattato sul cellulare. Per non dire dei tanti che, ormai, hanno rinunciato all'utenza telefonica di rete fissa, visto che le tariffe dei cellulari sono sempre più convenienti e in molti casi prevedono una tariffa "flat".

L'alternativa: farmacie e medici

La maggior parte di chi sta prenotando al posto del proprio parente anziano, preferisce altrettanto ovviamente non lasciare il numero fisso del proprio parente: che magari ha problemi di salute, acciacchi vari e così via. Alternative? Recarsi in farmacia (molte sono disposte ad assistere gli anziani in questa procedura) o contattare il medico di base (ma in questo caso sembra che pochi si siano resi disponibili, visto che la procedura è lunga e, se fatta per decine di pazienti, toglierebbe tempo all'indispensabile lavoro di queste persone).

Davvero non si poteva fare meglio di così?

Uno "scivolone" molto criticato in rete in queste ore: davvero non si poteva fare di meglio? «Non mi aspettavo altro se non quello che mi stanno segnalando moltissimi cittadini: il portale di Regione Lombardia non funziona e per le migliaia di lombardi in attesa da ore non sarà possibile, per ora, prenotare il vaccino promesso da Fontana», dichiara Niccolò Carretta, consigliere regionale di Azione: «Aver poi incluso farmacie e medici di base in una procedura complicata e che per di più non funziona, senza un coinvolgimento vero e proprio degli stessi operatori, è stata una mossa scorretta nei confronti del lavoro straordinario che farmacisti e medici stanno facendo da mesi».

Regione ammette

Non è tardata ad arrivare una comunicazione con cui Regione Lombardia, in sostanza, ammette quanto avvenuto. «Alle 15.15, dopo poco più di due ore dall'avvio del servizio, sono 12.095 le adesioni raccolte sul portale messo a disposizione da Regione Lombardia per le vaccinazioni anti covid degli ultra ottantenni. Di queste, 1.488 sono state effettuate tramite le farmacie e 88 dai medici di base. 114.000 sono gli utenti in coda». Fin qui i numeri, che tra l'altro certificano quanto poco siano stati usati, almeno nelle primissime ore, i canali alternativi (farmacie e medici).

«Al momento - continua la nota della Regione - si sta rilevando qualche rallentamento nella generazione da parte del gestore telefonico dell'sms necessario alla validazione del numero di cellulare inserito; nell'attesa la sessione potrebbe scadere richiedendo un nuovo accesso. Regione Lombardia ha già provveduto a contattare il gestore telefonico affinché la problematica venga risolta al più presto».

Infine la Regione ricorda che «l'adesione può essere espressa senza fretta anche nei prossimi giorni», visto che «l'ordine di registrazione sulla piattaforma non corrisponderà all'ordine in cui si verrà vaccinati». Sarà infatti in ogni caso data la precedenza agli ultracentenari (quattromila in Lombardia), poi agli ultra 90enni e infine toccherà alle persone tra 80 e 90 anni d'età.

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