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Processo Ruby Ter, udienza a rischio rinvio per Berlusconi: legittimo impedimento per covid

Il legale ha richiesto il rinvio per legittimo impedimento dopo il ricovero di Berlusconi

Negatività ancora da certificare e processo da rinviare. Dovrebbe saltare l'udienza prevista per lunedì 28 settembre del processo Ruby Ter, il procedimento che vede Silvio Berlusconi - insieme ad altre 28 persone - indagato per corruzione in atti giudiziari per alcune presunte false testimonianze delle "olgettine" nel corso del primo dibattimento sul caso Ruby, poi finito con l'assoluzione del leader di Forza Italia dalle accuse di concussione e prostituzione minorile.

L’avvocato Federico Cecconi, difensore dell'ex presidente del Milan, nei giorni scorsi ha depositato in tribunale a Milano un’istanza di legittimo impedimento per chiedere il rinvio dell’udienza. Berlusconi, è la tesi del suo legale, non potrà essere presente in aula perché per ora non è ancora stata accertata la negatività al Covid. L'ex Cav è infatti stato ricoverato al San Raffaele dopo essere risultato positivo ed è stato dimesso soltanto pochi giorni fa dopo oltre dieci giorni in ospedale. 

Anche una volta che il test del tampone darà esito negativo - ha sottolineato l'avvocato - l’ex premier dovrà comunque rispettare il periodo di quarantena. La decisione spetta ai giudici della Settima sezione penale di Milano che, salvo sorprese, dovrebbero accogliere la richiesta e rinviare il procedimento sulle serate del "bunga bunga" nella villa di Arcore che dunque pare destinato a slittare.
 

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