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Venerdì, 19 Aprile 2024
Coronavirus

Il prof milanese in mutande sui social contro il green pass per gli studenti

Continua la protesta di Saverio Mauro Tassi, prof di filosofia dell'Einstein

Un paio di infradito, degli slip - o forse un costume - e niente più. Quindi una foto scattata e postata sui social. È l'ultima protesta, provocazione, di Saverio Mauro Tassi, il professore di filosofia del liceo Einstein di Milano che ormai da inizio anno continua la sua battaglia contro il green pass per gli studenti. 

La miccia che aveva acceso la rabbia del docente era stata la decisione del governo Draghi di obbligare alla didattica a distanza i ragazzi senza green pass rafforzato - e quindi non vaccinati - in caso di positivi al covid in classe. Da quel momento Tassi ha iniziato una sorta di sciopero bianco - bloccando il programma in caso di alunni in Dad - e nelle ultime settimane ha deciso di dormire fuori dalla sua scuola con una tenda, sempre come gesto simbolico. 

Dopo aver creato il comitato "Scuola uguale X tutti" e aver indirizzato la petizione "No alla Dad per gli studenti senza green pass" al presidente della Repubblica, al consiglio dei ministri, al Parlamento e alla Corte costituzionale, il professore ha anche deciso di iniziare uno sciopero della fame. E proprio per mostrare gli effetti del digiuno, nelle scorse ore ha condiviso su Facebook un'immagine per - ipse dixit - "bucare il muro" della censura. 

"14º giorno di sciopero della fame. 62 chili, da 68, 69, mio peso medio precedente. Esibizione sì, ma un conto è dirlo, un altro provarlo. Della serie, occorre farle tutte per cercare di bucare il muro della censura mass mediatica", le parole di Tassi postate insieme alla sua foto in mutande. Sul suo diario social - aggiornato quotidianamente - il docente ha poi fatto sapere di essere intervenuto durante l'occupazione del liceo avvenuta lunedì. "Nell'assemblea che si è subito svolta nel cortile interno della mia scuola, come atto di inizio dell'occupazione, ho chiesto e ottenuto di poter parlare - unico prof di tutto il liceo - e ho detto loro della grave mancanza che io rilevavo nel novero delle loro motivazioni" e cioè l'assenza di rivendicazioni proprio sull'obbligo di green pass. "Bé, non solo ho ottenuto una ovazione finale, anche iniziale, ma questa l'ho rimbrottata perché non si applaude qualcuno prima di ascoltare cosa dice, ma anche la disponibilità a organizzare un collettivo sul tema da me proposto", ha garantito. E la battaglia di Tassi va avanti. 

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