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Quarantena in auto

Positivi a Salerno e quarantena in auto, non c'era l'autorizzazione a tornare a Milano

I due ragazzi sono stati in auto tre notti, poi a casa della loro madre e zia. Ora termina la quarantena

Ricordate il ragazzo di Salerno, trasferitosi a Milano, che era tornato a casa per Natale con il cugino e, scopertosi positivo al covid, era stato costretto a trascorrere in auto l'inizio della quarantena perché l'Asl locale non gli permetteva di trasferirsi di nuovo sotto la Madonnina? Sembrava che la situazione si fosse risolta con un'autorizzazione al viaggio, senza fermate, ma non è stato così. Forse la soluzione arriverà invece in questi giorni, quando, nel frattempo, lui e il cugino si sono negativizzati.

E' lo stesso giovane, Paolo Avallone, a raccontare gli ultimi sviluppi della vicenda. Lo avevamo lasciato il 27 dicembre con il nulla osta dell'Asl ad effettuare il viaggio di ritorno in auto, a patto di non sostare in nessun Autogrill, visto che sia lui sia il cugino erano appunto positivi al covid, per poi terminare la quarantena a casa. I due, infatti, avevano preferito non restare in ogni caso nell'appartamento di famiglia per non rischiare d'infettare i parenti.

Mai avuto via libera via mail

Ebbene, quel nulla osta al viaggio, in realtà, non sarebbe mai concretamente arrivato. Scriveva Paolo che, dopo una telefonata di anticipazione del nulla osta, avrebbero fatto il tampone e poi ricevuto il via libera per email. Ma, come ora spiega lo stesso Paolo, sentito da MilanoToday, "poi di questo nulla osta nemmeno l'ombra". Così lui e il cugino sono stati costtretti a rimanere a Vietri sul Mare, trascorrendo tre notti in auto (di cui una in garage) e poi nella casa della madre e del fratello, in una stanza. Al decimo giorno di quarantena (il 2 gennaio), i due ragazzi si sono recati in una farmacia di Salerno ed hanno effettuato un tampone rapido: entrambi negativi.

Questo però non basta: l'Asl vuole un molecolare di conferma e, secondo la ricostruzione di Paolo, afferma via mail d'averlo prenotato ai due ragazzi per il 3 gennaio, ma "a stamattina non so dove e quando farlo, visto che non ho ricevuto nessuna comunicazione da parte loro". I due giovani faranno quindi un molecolare privato che presumibilmente darà esito negativo. Se sarà così, saranno comunque liberi di tornare a Milano.

In questi giorni Paolo ha pubblicato diversi post sul suo profilo Facebook, informando amici e conoscenti di essere stato comunque bene e di avere effettuato una "cura domiciliare fatta grazie ai medici di terapie domiciliari", di avere avuto sintomi soltanto per i primi due giorni di positività e rivelando di non avee fatto il vaccino anti covid, concludendo il post con la gioia che "se continua così avrò il green pass".

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