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Milano: cosa cambia da lunedì 15 marzo fino a Pasqua con le nuove regole in zona rossa

Milano e la Lombardia sono in zona rossa fino al 28 marzo, poi le cose potrebbero migliorare

La nuova zona rossa - introdotta con il decreto legge del 12 marzo 2021, che supera il Dpcm del 2 - è attiva da lunedì 15 marzo a Milano e in Lombardia. Le sue regole saranno valide almeno fino al 28 marzo, visto che le ordinanze del ministero della Salute hanno validità per due settimane. Poi, anche se il 28 marzo la situazione dovesse migliorare e la regione cambiasse in fascia arancione o gialla, Milano e Lombardia torneranno automaticamente in zona rossa, così come il resto d'Italia, per i giorni di Pasqua: 3, 4 e 5 aprile.

Qui le faq nel dettaglio su quello che si può fare in zona rossa

Regole, divieti, restrizioni e misure per spostamenti, negozi, scuola, visite ai congiunti: cosa prevede il nuovo decreto del governo che trasformerà l'Italia in una generale zona rossa a Pasqua 2021 (dal 3 al 5 aprile) per arginare la diffusione del coronavirus? La speranza di molti è che sia l'ultima "grande chiusura".

Quando si diventa zona rossa?

Cosa cambia? Facciamo una sintesi. Il decreto, come ha reso noto Palazzo Chigi, prevede "l’applicazione, nei territori in zona gialla, delle misure attualmente previste per la zona arancione". Con un'incidenza superiore ai 250 casi per 100.000 abitanti, scatta la zona rossa. Per il decreto, invece, è definita "l’applicazione delle misure attualmente previste per la zona rossa alle Regioni, individuate con ordinanza del Ministro della salute, in cui si verifichi una incidenza cumulativa settimanale dei contagi superiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti, a prescindere dagli altri parametri riferiti al colore della zona". Le singole regioni, inoltre, possono adottare misure previste dalla zona rossa "nelle aree in cui la circolazione di varianti di SARS-CoV-2 determini alto rischio di diffusività o induca malattia grave".

In ogni regione confermato il coprifuoco già in vigore. Il coprifuoco resterà invariato tra le 22 e le 5, salvo motivi di lavoro, di salute o urgenze, da giustificare con l'autocertificazione. Il coprifuoco parte dalle 23.30 nella sola Sardegna.

La Pasqua 2021 sarà in zona rossa nazionale

"Nei giorni 3, 4 e 5 aprile 2021, sull’intero territorio nazionale, ad eccezione delle Regioni o Province autonome i cui territori si collocano in zona bianca, si applicheranno le misure stabilite per la zona rossa". Nei giorni di festa "nelle zone interessate dalle restrizioni, gli spostamenti verso altre abitazioni private abitate saranno possibili solo una volta al giorno, tra le ore 5.00 e le 22.00, restando all’interno della stessa Regione". Quindi, sì alle visite a parenti e amici nel rispetto del coprifuoco.

Pasqua 2021 blindata in zona rossa, a messa con l’autocertificazione e in una chiesa vicino a casa. Sarà così, visto il decreto varato con la stretta contro il coronavirus, per i fedeli di tutto il Paese. Da lunedì queste disposizioni varranno per tutte le regioni che sono diventate zona rossa. Per il resto le regole sono sempre quelle che impongono l’ingresso dei fedeli in numero contingentato, l’obbligo di mascherina e la distanza di sicurezza. Niente scambio della pace ma un inchino guardandosi negli occhi. Per i riti di Pasqua, la Cei ha invitato i fedeli a partecipare alla celebrazione in presenza nel rispetto rigoroso delle norme anti contagio. Lo streaming consigliato agli anziani e alle persone più a rischio. Quanto ai riti legati alla Settimana Santa, si consiglia la consegna in mano dell’ulivo benedetto, meglio se in buste, preventivamente confezionato. Niente lavanda dei piedi, cerimonie nel rispetto del coprifuoco.

La tradizionale gita fuori porta, con il picnic di Pasquetta, quest’anno non sarà possibile. Il 5 aprile, come la domenica di Pasqua e il Sabato Santo, gli spostamenti saranno di fatto vietati.

Spostamenti tra regioni e seconde case

Rimane in vigore il divieto di spostamento tra le regioni. È possibile spostarsi dalla regione di residenza solo per motivi di lavoro, di salute o per urgenze. In questo caso, gli spostamenti vanno giustificati con l'autocertificazione (qui il modello da compilare).

Secondo l'ultimo orientamento del governo dovrebbe essere possibile raggiungere le abitazioni dove non si risiede abitualmente, anche in un'altra Regione e in zona rossa. Naturalmente c'è bisogno di un titolo per provare la proprietà dell'immobile da esibire in copia in caso di controlli, ma basta anche l'autocertificazione, Sempre che la casa non sia abitata da persone non appartenenti al nucleo familiare del proprietario. Nel decreto legge del governo Draghi non c’è un passaggio specifico, ma il rientro alla propria abitazione è sempre consentito e un divieto non c’è. L’interpretazione di Palazzo Chigi - che aggiornerà presto le faq - è che andare nelle seconde case è consentito, anche in un’altra regione e anche in zona rossa. 

Congiunti, visite, bar, ristoranti, negozi, sport: cosa cambia

"Dal 15 marzo al 2 aprile e il 6 aprile 2021, nelle zone gialle e arancioni, sarà possibile recarsi in altre abitazioni private abitate solo una volta al giorno, tra le ore 5.00 e le 22.00, restando all’interno dello stesso Comune", prevede il decreto. Il provvedimento consente gli spostamenti per visite private - a parenti o ad amici - ad un massimo di due persone "che potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone con disabilità o non autosufficienti conviventi". Tali spostamenti - e quindi le visite - non sono consentiti in zona rossa.

Quali sono i negozi aperti?

Il decreto condiziona in maniera molto impattante l'attività di negozi, bar e ristoranti. In zona arancione e zona rossa, in particolare, bar e ristoranti sono chiusi. Resta consentito l'asporto fino alle 22 (fino alle 18 per i bar), a patto che il consumo non avvenga sul posto o nelle vicinanze, ed è permessa la consegna a domicilio senza limiti di orario. Inoltre le nuove regole della zona rossa prevedono che rimangano chiusi barbieri e parrucchieri. Rimangono aperti molti altri esercizi: alimentari, tabaccherie, ferramenta, edicole, farmacie, profumerie, lavanderie, negozi di ottica, negozi di intimo e di biancheria per la casa, negozi per abbigliamento di bambini, negozi di giocattoli.

E possibile fare sport?

Capitolo sport. Nella zona rossa, secondo le misure specificate sul sito del governo, "sono sospese l'attività sportiva di base e l'attività motoria in genere presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sia all’aperto che al chiuso". Non sono consentiti gli sport di contatto e "sono inoltre vietate tutte le gare, le competizioni e tutte le attività connesse agli sport di contatto di carattere amatoriale". È consentito svolgere attività motoria in forma individuale, nel rispetto del distanziamento, nei pressi della propria abitazione.

Nella zona arancione "è consentito recarsi presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, del proprio Comune o, in assenza di tali strutture, in Comuni limitrofi, per svolgere esclusivamente all'aperto l’attività sportiva di base, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento". Non è consentito l'uso di spogliatoi interni. Gli sport di contatto sono sospesi. Sono inoltre vietate tutte le gare, le competizioni e tutte le attività connesse agli sport di contatto di carattere amatoriale. E' permesso "svolgere all’aperto e a livello individuale" allenamenti. Per gli sport di squadra, gli allenamenti "potranno svolgersi in forma individuale, all’aperto e nel rispetto del distanziamento".

Quando serve l'autocertificazione?

Nelle zone rosse l'autocertificazione è sempre richiesta. Sono vietati tutti gli spostamenti anche all'interno del proprio Comune, se non in caso di necessità, per esigenze di lavoro e salute, tutti motivi che dovranno essere comprovati dall'autocertificazione. Restano chiusi i negozi, tranne quelli considerati di prima necessità. Resta la possibilità di spostarsi verso l'abitazione di parenti o amici una volta al giorno, massimo due persone, esclusi disabili a carico e minori di 14 anni. Stop agli spostamenti nella regione e tra regioni diverse, e ovviamente coprifuoco confermato tra le 22 e le 5, salvo comprovati motivi di necessità, lavoro o urgenza da dichiarare nell'autocertificazione. 

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