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Coronavirus, parla Fontana: "State a casa, fra poco non potremo più aiutare chi si ammala"

Il governatore: "Dovete stare a casa, stiamo chiedendo un sacrificio per salvare vite umane"

"Per adesso ve lo chiediamo con la consueta tranquillità ma, se si dovesse andare avanti, chiederemo al Governo anche le maniere forti". Testo e musica di Attilio Fontana, governatore della Lombardia, una regione sempre più impegnata nella guerra al Coronavirus, che ha già fatto registrare oltre 16mila contagi e più di di 1.600 morti. 

Nel punto stampa delle 13 di mercoledì, il presidente del Pirellone ha ribadito - per l'ennesima volta - la necessità per tutti i cittadini di restare in casa per evitare qualsiasi possibilità di contagio. 

Il messaggio sembra non essere arrivato al 100% - tanto che la regione sta ancora monitorando i dati delle celle telefoniche - e allora Fontana è tornato sul punto. "Dovete stare a casa - le sue parole -, stiamo chiedendo un sacrificio per salvare vite umane. È un appello che faccio tutti i giorni, lo sto dicendo in modo educato, fra poco bisognerà cambiare tono perché se non la capite con le buone dovremo essere un poco più aggressivi: non dovete uscire".

"Purtroppo i numeri del contagio non si riducono, continuano ad essere alti - ha concluso Fontana -. Ogni uscita è un rischio per voi e per altri. Fra poco non saremo più nelle condizioni di dare una risposta a chi si ammala".

"O la curva scende o misure più rigide"

E che le misure finora messe in campo potrebbero non bastare lo sa anche l'assessore Giulio Gallera, che - proprio come Fontana - ha lasciato intendere che nei prossimi giorni potrebbe arrivare una nuova "stretta" in tutta la Lombardia. 

"Domenica o la curva scende o probabilmente bisognerà valutare l'assunzione di misure un po' più rigide", ha dichiarato nella mattinata di mercoledì, aggiungendo: "Spero che i sacrifici di molti e l'atteggiamento consapevole dei lombardi possa essere sufficiente".

Una nuova misura potrebbe essere l'entrata contingentata sui mezzi pubblici. "Penso che da un lato o si cerca di aumentare le corse nelle ore di punte o magari chiuderlo in altre momenti, o se questo non è possibile va contingentato, cioè dovrebbe essere consentito di entrare nei vagoni solo a un numero ridotto di persone e gli altri aspetteranno. Non vedo alternative", ha spiegato Gallera rispondendo a una domanda sull'affollamento dei mezzi pubblici a Milano, che - dopo un primo taglio più deciso - da martedì offrono un servizio al 75% del potenziale.

L'appello del sindaco: "Non uscite a correre"

Anche dal sindaco di Milano, Beppe Sala, è arrivato un appello all'autoisolamento, con un occhio in particolare ai runner.

"Secondo i decreti del governo potete correre - ha spiegato il primo cittadino rivolgendosi ai podisti -, ma provate ad avere questo pensiero: mentre tu, runner, corri e sei felice, ne hai cento alla finestra che ti guardano e si arrabbiano perché si sentono reclusi mentre tu corri per le strade". 

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