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Giovedì, 25 Aprile 2024
Coronavirus

Chi sono i ricoverati con omicron?

Andrea Gori, primario di Malattie infettive del Policlinico di Milano, traccia il profilo dei nuovi pazienti

Il fatto che negli ospedali diminuiscono, sebbene di pochi punti percentuali, i pazienti covid che sviluppano la malattia e presentano sintomi respiratori e polmonari, e aumentano i pazienti positivi, ma in ospedale per la cura di altre patologie "è vero. E succede in gran parte per effetto dei vaccini. Oltre al fatto che con omicron stiamo avendo numeri di contagi enormi. Oggi vediamo la malattia covid grave soprattutto in persone che non sono vaccinate e per le quali spesso si rivela necessario anche il supporto della rianimazione. E poi ricoveriamo persone, magari con più patologie concomitanti, vaccinate, che invece sviluppano sintomi più lievi. Ma non si può dire che omicron non porti malattia grave in generale. Possiamo dire senz'altro che è meno grave nei vaccinati, per i quali si riduce anche la durata della malattia e il tempo di ripresa".

A tracciare il quadro all'Adnkronos Salute è Andrea Gori, primario di Malattie infettive del Policlinico di Milano, secondo cui la vera differenza con le precedenti ondate sostenute da altre varianti è questa. Gori descrive la situazione vista da un grande ospedale della metropoli meneghina. E i numeri confermano le parole dell'infettivologo: oggi, per esempio, nell'hub di terapia intensiva attivo in Fiera di Milano sono ricoverati 25 pazienti intubati, di cui 23 non vaccinati. Gli altri due, vaccinati o parzialmente vaccinati, hanno patologie sottostanti che non hanno permesso una copertura ottimale. Il Policlinico di Milano, fanno sapere dall'Irccs, conta in totale 184 pazienti positivi a covid al momento, di cui una trentina positivi al virus ma ricoverati per altro, in area medica o in area parto.

"Ci sono degli elementi positivi nello scenario che si prospetta, ma - conclude Gori - non abbiamo la sfera di cristallo per poter dire come si concretizzerà tutto questo nel prossimo futuro. Quello che è certo è che persone con patologie importanti, come il diabete, nelle precedenti ondate avevano sicuramente più rischio di aggravarsi e di morire. Oggi la situazione è migliorata: abbiamo i vaccini, abbiamo diverse opzioni terapeutiche e aspettiamo con ansia anche l'arrivo di nuovi farmaci come l'antivirale orale Paxlovid*", oggi approvato dall'agenzia europea del farmaco Ema. "Un'arma in più, maneggevole, che potrà dare un contributo alla gestione di questa malattia". Soprattutto dopo che omicron ha ridotto il 'parco monoclonali'.

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