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Il viceministro: "Passeggiare sui navigli non è rischioso". Ecco l'opinione degli esperti

Secondo il viceministro non si corre nessun rischio durante una passeggiata, ma è davvero così?

Non c'è nulla di male "Se i ragazzi passeggiano ai Navigli, a Milano, con la mascherina correttamente indossata". Parole e musica del viceministro alla Salute Pier Paolo Sileri. E la domanda è lecita: si rischia di contrarre (o diffondere) il coronavirus passeggiando all'aperto?

Secondo Galli, primario infettivologo dell'ospedale Sacco di Milano, non esiste il rischio zero. "In assoluto non è sbagliato dire che andare in giro con la mascherina, correttamente utilizzata, non crea problemi. Ma parliamo di una situazione ottimale. Purtroppo la situazione ottimale non c'è praticamente mai. Quindi la presenza di tante persone in spazi ristretti, anche all'aperto, va comunque evitata. Sono situazioni pericolose, tanto di più a fronte della possibilità che circolino varianti a capacità diffusiva maggiore".

"Se i ragazzi che passeggiano per strada — ha proseguito Galli — poi si siedono in un locale pubblico, anche all'esterno, vicini tra di loro, è evidente che bere o mangiare implica che la mascherina venga tolta. Con tutti i rischi connessi".

Della stessa idea anche Fabrizio Pregliasco, virologo dell'università degli Studi di Milano: "Un assembramento non eccessivo e con mascherina sui Navigli" o comunque all'aperto "ha un rischio inferiore rispetto a quello attorno al banco di un bar, al tavolino o al tavolo di un ristorante". Ma anche se è più basso, "in questo momento non possiamo permettercelo". "Anche se in un contesto simile il rischio di infettarsi è minore, resta però un fatto probabilistico — ha precisato l'esperto —. In questo momento rimane meglio evitare quote di contatti non indispensabili, anche se a bassissimo rischio specifico".

Di tutt'altro avviso, invece, Maria Rita Gismondo, microbiologa dell'ospedale Sacco di Milano che sposa le parole di Sileri: "Sono assolutamente d'accordo con il viceministro Sileri: non sono tanto le folle per strada che devono preoccupare, ma bisogna preoccuparci se le folle sono fatte da persone che non portano le mascherine o che non le indossano in maniera corretta e costante".

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