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Coronavirus

Sala: "Non vedo alternative alla vaccinazione e al green pass"

Le proteste contro la certificazione verde per il primo cittadino sono "difficili da comprendere"

"Quello che faccio fatica a sopportare è l'ambiguità". Lo ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala, a proposito delle manifestazioni contro il green pass, invitando "i miei colleghi politici alla loro responsabilità".

Le proteste contro la certificazione verde per il primo cittadino sono "difficili da comprendere. Io mi sono vaccinato e sono per il green pass", ha ricordato Sala a margine della firma di un protocollo in Prefettura, riferendo anche che "parlando con chi in città deve campare del fatto che si possa andare in un cinema o in un ristorante, non trovo ostilità verso questa iniziativa. Per cui, come la pensa la maggior parte dei milanesi è chiaro".

A chi ha manifestato sabato il sindaco di Milano risponde che "ognuno ha la libertà di manifestare, perché siamo in un Paese democratico, ma non posso non rispondere che non sono d'accordo e che non vedo alternative che la vaccinazione e, in questo momento, anche il green pass".

È alle forze politiche che "strizzano l'occhio" a chi è contrario alla vaccinazione, però, che Sala vuole mandare un messaggio: "Se uno la pensa in maniera diversa, che lo dica apertamente. Io come la penso lo dico, a dicembre ho partecipato a una campagna per la vaccinazione, quindi molto prima".

"Io ricordo che a Milano abbiamo avuto circa 6500 decessi - ha continuato Sala a margine della cerimonia per le vittime del covid al Cimitero Maggiore -, un numero che fa impressione. Non ne siamo ancora usciti e non abbiamo alcuna certezza se non che il vaccino è l'unica possibilità".

Sulla rabbia manifestata sabato durante il corteo contro il green pass, poi, Sala ha aggiunto: "Un po' viene fomentata, come sempre, e poi evidentemente non tutti la vediamo alla stessa modo. Chi fa politica però deve decidere tenendo conto del bene della comunità e non del consenso elettorale".

Il corteo no vax a Milano

Il corteo ha invaso piazza Fontana, piazza Duomo, la Galleria Vittorio Emanuele e piazza Duomo, provando senza riuscirci, contenuto dagli agenti in tenuta anti sommossa, a raggiungere il Tribunale. Tanti i cori contro la "dittatura sanitaria" e diversi i cartelli che paragonavano l'uso del green pass al nazismo associando persino i non vaccinati agli ebrei: "Not vaccinated=Jude", si leggeva su uno degli striscioni, che aveva raffigurata anche una stella di David. I manifestanti, 5mila persone secondo la questura, non hanno mancato di rivolgere insulti al premier Mario Draghi e al ministro della Salute, Roberto Speranza, paragonato a Hitler.

Manifestazione no green pass (foto Emjayce Tamayo)

L'iniziativa si è svolta in contemporanea in diverse parti d'Italia, tra presidi e sit in, dopo un passaparola su Facebook e Telegram. Nel capoluogo lombardo nonostante la pioggia centinaia di persone, poi divenute migliaia, sono scese in piazza - quasi tutte senza mascherine nonostante l'impossibilità di mantenere le distanze - gridando slogan contro la decisione di Draghi di rendere obbligatorio il green pass a partire dal 6 agosto. All'inizio del raduno alcuni dei presenti si sarebbero rivolti ai giornalisti urlandogli 'venduti', arrivando finanche a tentare di allontanarli a forza di spintoni.

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