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Coronavirus

Sala: "Negli occhi di chi protesta paura e dolore. Prima di chiudere, si stabiliscano aiuti"

Il sindaco di Milano lo ha detto nel suo videomessaggio del 30 ottobre

"Negli occhi dei lavoratori dello spettacolo che sono scesi in piazza e che ho incontrato, c'era paura, dolore, delusione e anche rabbia. E quotidianamente ci sono manifestazioni ben più rabbiose e minacciose. Se si deciderà qualunque altra chiusura, bisogna che le categorie interessate sappiano in anticipo come verranno supportate". Sono le parole che il sindaco di Milano Beppe Sala ha detto in un video messaggio pubblicato sui social il 30 ottobre.

"Vorrei che per un solo giorno poteste essermi accanto per capire quanto è difficile trovare l'equilibrio tra la gestione della pandemia e la richiesta di decine di migliaia di famiglie che ti urlano 'non riesco ad arrivare a fine mese' - ha continuato il primo cittadino rivolgendosi ai milanesi -. Questa crisi non durerà sei giorni o sei settimane per cui dobbiamo darci delle regole".

"La prima - ha specificato Sala - è che prima di decidere qualunque chiusura, e lo dico al Governo, è necessario chi la subisce sappia in anticipo come verrà supportata e venga rassicurata del fatto che quando si riaprirà potrà ritrovare il proprio lavoro".

"La battaglia è lunga e prenderà tutto l'inverno - ha concluso il sindaco -. Lunedì pomeriggio noi sindaci ci troveremo con la Regione, esamineremo i dati, ascolteremo i rappresentanti del mondo medico e scientifico e vedremo se le misure già faticose messe in atto nei giorni scorsi, contro le quali la gente protesta, hanno dato qualche risultato. Poi decideremo cosa fare".

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