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"Non torniamo alla vita di sempre": l'appello di Sala e degli altri 'grandi' sindaci del mondo

I sindaci di 40 città tracciano la rotta: "Dopo il Covid società migliore e più giusta"

Non un "ritorno alla vita di sempre". Ma un "viaggio" verso una società "migliore, più sostenibile e più giusta". I sindaci delle 40 città più importanti del mondo, guidati dal primo cittadino di Milano, Beppe Sala, provano a immaginare, e ridisegnare, il futuro delle loro metropoli dopo l'emergenza Coronavirus

Le città che compongono il network C40 hanno infatti presentato - ha fatto sapere palazzo Marino - "una dichiarazione contenente i principi per plasmare la ripresa dalla crisi causata dal Codiv-19". 

"La pandemia di ha avuto un profondo impatto sulle città di tutto il mondo. Non si tratta solo di una crisi sanitaria globale, ma anche di una crisi sociale ed economica, i cui effetti si faranno sentire per molti anni - mettono nero su bianco i sindaci -. Per molti versi questo costituisce, inoltre, un fenomeno urbano, che affonda le sue radici nella distruzione dell'ambiente e nel rapporto dell'umanità con la natura. In qualità di sindaci, ci impegniamo a sostenere gli abitanti delle nostre città e a proteggere la loro salute, basandoci sulle indicazioni degli esperti. Come membri del gruppo di città del network C40, stiamo condividendo ciò che abbiamo appreso nei mesi scorsi e le conoscenze che abbiamo acquisito nel rispondere ad altre crisi, a livello di salute pubblica, economia e ambiente".

"È chiaro che i danni causati dal Covid-19 non sono stati equi. I più vulnerabili e i più svantaggiati sono anche i più colpiti dalle conseguenze sanitarie ed economiche del Covid-19 - ammettono i sindaci -. Appare inoltre evidente che il mondo non era pienamente preparato a questa crisi, nonostante le lezioni apprese dalla Sars, dalla Mers, dall'ebola e da altre recenti emergenze sanitarie e climatiche. Questo rappresenta, in parte, una conseguenza dell'indebolimento dei meccanismi e delle istituzioni internazionali costruiti per assicurare la pace e la prosperità di tutti. In parte, si tratta di una conseguenza derivante dalla scarsa attenzione prestata alle conoscenze scientifiche".

La "nuova società" immaginata da Sala e gli altri

"Noi, in qualità di leader delle principali città del mondo, affermiamo con chiarezza di non dover ambire a un ritorno alla normalità - rimarcano Sala e gli altri -. Il nostro obiettivo è quello di sfruttare la ripresa dalla crisi causata dal Covid-19 per costruire una società migliore, più sostenibile, più resiliente e più equa". E per farlo, il sindaco di Milano e i colleghi hanno stilato una serie di obiettivi, quasi di "stelle polari", da perseguire nei prossimi mesi. 

"La ripresa non deve tradursi in un ritorno alla vita di sempre, in quanto viviamo in un mondo che va incontro a un surriscaldamento di 3°C o più; la ripresa deve essere essenzialmente guidata dal rispetto della salute pubblica e delle competenze scientifiche, al fine di garantire la sicurezza di chi vive nelle nostre città", sottolineano i sindaci. E ancora: "La ripresa deve affrontare questioni di equità portate alla luce dall'impatto della crisi. Ad esempio, ai lavoratori che operano in ruoli ora ritenuti essenziali deve essere riconosciuto il giusto merito: devono essere retribuiti di conseguenza. E le politiche devono sostenere le persone che vivono in insediamenti informali; la ripresa - proseguono - deve migliorare la resilienza delle nostre città e delle nostre comunità. Pertanto, occorre investire per proteggersi dalle minacce future, compresa la crisi climatica, e per sostenere le persone che subiscono l'impatto dei rischi climatici e sanitari". 

"Gli interventi a favore del clima possono contribuire ad accelerare la ripresa economica e a migliorare l'equità sociale, attraverso l'uso di nuove tecnologie e la creazione di nuovi settori e posti di lavoro. Questi fattori determineranno benefici più ampi per i residenti, lavoratori, studenti, imprese e visitatori", suggeriscono i sindaci, promettendo che "ci impegniamo a fare tutto ciò che è in nostro potere e nel potere dei governi delle nostre città per garantire che la ripresa dal Covid-19 sia sana, equa e sostenibile" e che "i governi nazionali sostengano sia le città sia gli investimenti necessari nelle città, al fine di realizzare" la ripresa. 
 

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