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Coronavirus, i test sierologici per i conducenti Atm affidati alla Statale e a Galli (Sacco)

C'erano state polemiche perché Sala aveva parlato di un accordo con l'ospedale Sacco, poi smentito dal nosocomio stesso. L'equivoco nasce perché lo screening sarà effettuato con il supporto dell'Università Statale e di Galli, professore all'Unimi e primario al Sacco

Il 15 aprile il sindaco di Milano, Beppe Sala, aveva annunciato nel suo ormai consueto video giornaliero che per tutti gli autisti Atm ci sarebbe stato il test sierologico grazie a un accordo tra Palazzo Marino e l'ospedale Sacco, con Massimo Galli, primario di infettivologia. Un'intesa, aveva spiegato il primo cittadino, per permettere un domani ai milanesi di usufruire dei mezzi pubblici in tranquillità. 

Il 16 aprile, però, una nota dell'ospedale Sacco aveva clamorosamente smentito l'annuncio social di Sala. Anche se la stessa nota ipotizzava che, con molta probabilità, l'accordo fosse stato realizzato con Galli nella veste di professore universitario e direttore del Dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche-Cattedra di Malattie Infettive.

Il chiarimento del Comune: "Non al Sacco ma con la Statale"

Un equivoco risolto nel primo pomeriggio di giovedì in una nota del Comune di Milano: "Il professor Massimo Galli e il sindaco di Milano Giuseppe Sala confermano che nei prossimi giorni sarà avviato il progetto sperimentale di screening sierologico per i conducenti Atm. Questa iniziativa è frutto di una collaborazione tra il Comune di Milano e l’Università degli studi di Milano, essendo il professore Galli (oltre che primario di infettivologia dell’ospedale Sacco di Milano) Direttore del Dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche - cattedra di malattie infettive dello stesso ateneo milanese".

Una precisazione arrivata però troppo tardi per fermare un vespaio di polemiche da parte dell'opposizione comunale della Lega che, dopo la nota del nosocomio, chiedeva maggior chiarezza al primo cittadino. Qualcuno aveva perfino chiesto le dimissioni di Sala che, d'altro canto, era stato difeso, a ragion veduta, dal Partito democratico.

Al netto delle polemiche, che rischiavano di distogliere l'attenzione dal nocciolo della questione: i test sierologici per gli autisti Atm si faranno. Lo screening di macchinisti, tranvieri e autisti è però affidato alla Statale e non all'ospedale Sacco.

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