rotate-mobile
Coronavirus

Prefabbricati, car free zone e turni per le mense: così a Milano ripartono le scuole

Il programma messo a punto dal comune è stato presentato dal sindaco Sala e dall'assessore Limonta

Termoscanner negli asili nido e nelle scuole dell'infanzia, poi moduli temporanei per le classi e "car free zone" fuori dagli istituti. È un vero e proprio piano d'azione quello messo in campo da Palazzo Marino per il ritorno a scuola. Linee guida (ma anche interventi concreti) per far ripartire gli istituti in sicurezza, interventi che sono stati presentati nella mattinata di venerdì 28 agosto durante una conferenza stampa.

Termoscanner per i bambini

All'ingresso nei nidi e nelle scuole dell'infanzia del Comune di Milano verrà misurata la temperatura ai bambini, a genitori o accompagnatori e al personale.

"Abbiamo fatto acquisti consistenti di termoscanner che si aggiungono a quelli già acquistati per i centri estivi — ha precisato il sindaco Giuseppe Sala —. I dipendenti saranno dotati di guanti monouso, mascherine, visiere protettive e gel igienizzante". Sala ha poi precisato che il comune investirà "sei milioni di euro per incrementare gli ausiliari per le pulizie, che dovranno essere giornaliere nelle aule e dovranno essere costantemente puliti i bagni. Grande attenzione dovrà essere posta anche alla pulizia dei giochi e agli arredi, che saranno igienizzati quando dovranno essere utilizzati da gruppi diversi di bambini".

"Moduli temporanei, non container": ecco come sono fatti

A inizio estate Palazzo Marino era davanti a un bivio: "Avevamo di fronte due ipotesi: prendere dei puri e semplici container attrezzati per l’inizio dell’anno scolastico, come quelli che si usano nei cantieri, o costruire ambienti di apprendimento idonei — ha spiegato l'assessore all'edilizia scolastica Paolo Limonta —. Abbiamo scelto la seconda ipotesi e concordato un cronoprogramma di consegna con la ditta e i dirigenti scolastici".

I moduli non arriveranno tutti insieme ma impiegheranno qualche settimana, come precisato dal comune. Più nel dettaglio ci saranno quattro step di consegna: il primo entro il 14 settembre in quattro scuole, il secondo step entro il 20 di settembre per altre tre scuole; entro il 27 settembre per altri tre istituti e infine entro il 4 ottobre per altre due scuole. Gli istituti che faranno ricorso a spazi esterni (oratori o sedi di associazioni) sono circa otto. 

Vietate le auto fuori dalle scuole dove non c'è spazio

L'obiettivo del comune è evitare gli assembramenti in entrata e in uscita da scuola. E le soluzioni che verranno messe in atto dal comune di Milano sono tre.

"Per circa una decina di scuole, se manca un marciapiede largo o uno spazio pedonale e in quella strada non passano mezzi pubblici applicheremo un'ordinanza per rendere quella via car free negli orari di entrata e di uscita", ha spiegato il sindaco, aggiungendo che "ci saranno gli agenti della polizia locale a presidio, e le transenne verranno tolte al suono della campanella".

Invece, nelle altre scuole "dove c'è un'area pedonale adatta all'ingresso, ma non sufficiente e dove ci sono parcheggi abusivi o irregolari applicheremo paletti per impedire che quegli spazi siano occupati da auto", ha detto poi Sala. Mentre, "nelle scuole in cui non ci sono condizioni strutturali per il car fee, metteremo bollini nelle aree circostanti l'ingresso, come sui mezzi pubblici, per indicare la corretta e prudente posizione per bambini e accompagnatori. Questo avverrà in una decina di scuole superiori e una quarantina di scuole dell'infanzia", ha evidenziato il primo cittadino.

Mense scolastiche, come funzioneranno a Milano

"In più del 50% delle scuole, gli spazi di refezione verranno utilizzati con il sistema normale, su diversi turni — ha precisato il sindaco —. Mentre in altri casi verrà utilizzato il sistema misto: gli alunni pranzeranno in parte negli spazi di refezione e in parte nelle aule scolastiche. Solo in pochi casi bisognerà pranzare nelle aule, laddove gli spazi di refezione sono usati per la didattica. Non sarà così in tutte le scuole, ma in alcune sì".

L'assessore all'Educazione Laura Galimberti, ha specificato invece che "i pasti verranno scodellati come da abitudine per garantire la qualità del cibo" e che verranno utlizzate "posate monouso" e "bottigliette per l'acqua" con variazioni nel menù: niente zuppe per facilitare le operazioni.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Prefabbricati, car free zone e turni per le mense: così a Milano ripartono le scuole

MilanoToday è in caricamento