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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Coronavirus

Milano e Lombardia zona rossa: si può andare nelle seconde case (anche in altra regione)?

Con il passaggio dall'arancione rafforzato alla zona rossa cambia la regola. I dettagli

Lombardia in zona rossa: si possono raggiungere le seconde case sì o no? Da lunedì 15 marzo, con il passaggio di tutta la regione nella fascia di rischio più alta per l'emergenza covid, sarà possibile per tutti recarsi nelle proprie seconde abitazioni anche valicando i confini regionali. 

Paradossalmente, infatti, sul tema le regole erano più stringenti con l'arancione rafforzato decretato dal Pirellone. Nell'ordinanza della giunta regionale si leggeva che "non è consentito recarsi presso le proprie abitazioni diverse da quella principale, le seconde case, ubicate nel territorio della regione fatti salvi gli spostamenti motivati da comprovate e gravi situazioni di necessità" e che "non è consentito a coloro che non risiedono nel territorio della Regione recarsi presso le proprie abitazioni diverse da quella principale, le seconde case, ubicate nel territorio della Regione, fatti salvi gli spostamenti motivati da comprovate e gravi situazioni di necessità". 

Lombardia zona rossa, sì a spostamenti in seconde case

Con il passaggio in zona rossa, però, l'ordinanza regionale non è più in vigore - è "scaduta" proprio il 14 marzo - e valgono le regole nazionali, che permettono gli spostamenti nelle seconde case. 

"Dal 16 gennaio 2021, le disposizioni in vigore consentono di fare rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, senza prevedere più alcuna limitazione rispetto alle cosiddette 'seconde case' - si legge nelle Faq sul sito del governo -. Pertanto, proprio perché si tratta di una possibilità limitata al 'rientro', è possibile raggiungere le seconde case, anche in un'altra Regione o Provincia autonoma, da e verso qualsiasi zona: bianca, gialla, arancione, rossa". 

La possibilità di raggiungere la seconda casa - ha fatto sapere il governo - è concessa a coloro i quali "possano comprovare di avere effettivamente avuto titolo per recarsi nello stesso immobile anteriormente all’entrata in vigore del Decreto-legge 14 gennaio 2021". In sostanza, in caso di necessità, bisognerà dimostrare di essere proprietari di quella seconda casa da prima del 14 gennaio 2021.

"La sussistenza di tutti i requisiti indicati potrà essere comprovata con copia del titolo di godimento avente data certa, art. 2704 del codice civile, o, eventualmente, anche con autocertificazione", hanno spiegato dal governo. Naturalmente, la seconda casa non deve essere abitata da altre persone e può essere raggiunta solo dal nucleo familiare convivente del proprietario. 

Sono invece vietate le visite a casa di amici e parenti, salvo che nei giorni delle festività di Pasqua, quando saranno concesse una sola volta al giorno.
 

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