rotate-mobile
Coronavirus

Il coronavirus ha svuotato Milano: ecco la curva che certifica il crollo degli spostamenti

Apple e Google hanno diffuso i loro numeri che indicano come sono cambiati gli spostamenti

Milano sta facendo la sua parte durante il lockdown: lo si percepisce girando per la città, lo dicono i politici locali e soprattutto lo si evince dai dati. Secondo i dataset pubblicati da Apple (ricavati attraverso le richieste di indicazioni stradali a Apple Maps) all'ombra della Madonnina è crollato il numero di persone che si sposta a piedi e soprattutto quelle che si spostano in automobile. Certo, non è un dato reale (non fotografa il 100% della popolazione) ma è una stima. E sembra essere abbastanza precisa.

Attraverso i dati pubblicati dal colosso californiano si evince che a Pasqua, 12 aprile 2020, si è spostato a piedi poco meno dell'8% delle persone di un giorno normale (7,93), mentre la percentuale di persone alla guida sfiora il 10% (9,91). Ma se si guarda la situazione da gennaio si scopre che gli abitanti di Milano hanno iniziato a chiudersi nelle loro abitazioni già prima del lockdown.

Il primo crollo è iniziato il 22 di febbraio, il giorno dopo che era stato trovato positivo al test il "paziente1" e il giorno in cui a Milano sono stati trovati i primi due casi. E la discesa è diventata più marcata a partire da lunedì 24 febbraio, il primo giorno di chiusura delle scuole.  E dopo il lockdown dell'8 marzo gli spostamenti sono diminuiti progressivamente fino al 15 marzo. Da allora la linea è quasi sempre rimasta alla stessa quota senza eccessive variazioni. 

google-2-2

Una conferma di come sono calati gli spostamenti in Lombardia arriva anche dai dati pubblicati da Google. BigG ha creato i suoi report attraverso l'insieme di "dati aggregati e anonimi degli utenti che hanno attivato l'impostazione Cronologia delle posizioni". Guardando i dati si scopre come i negozi e i locali lombardi hanno registrato il 96% in meno degli accessi, poco più basso il dato dei parchi: -90%. I luoghi di lavoro sono frequentati dal 36% dei lavoratori e le stazioni hanno registrato l'88% in meno dei passaggi.

Perché il dato della regione non è preciso

Quasi giornalmente il vicepresidente della Regione, Fabrizio Sala, comunica "il dato degli spostamenti". Report che viene calcolato attraverso il cambio di celle telefoniche. Cosa vuol dire? Ogni telefono acceso è agganciato a un trasmettitore (le antenne che vedete in cima ai palazzi o in mezzo ai campi) e questi trasmettitori coprono una certa area. Ogni volta che una persona con un telefono acceso si sposta (per fare la spesa, per andare a lavorare, per andare in farmacia) molto spesso si aggancia a un'altra cella (soprattutto fuori Milano dove le antenne hanno una concentrazione minore). Ma un conto è uno spostamento di 10-20 celle — che implica uno tragitto importante —, un conto è se un telefono aggancia anche solo una cella diversa da quella "di partenza".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il coronavirus ha svuotato Milano: ecco la curva che certifica il crollo degli spostamenti

MilanoToday è in caricamento