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Giovedì, 25 Aprile 2024
Coronavirus

Lo studio della Lombardia per capire cosa succede dopo il covid

La regione lancia un progetto per monitorare i danni del long covid

Obiettivo: monitorare lo stato di salute dei pazienti contagiati e ricoverati e gli effetti post covid che molti anche presentano dopo mesi dalla guarigione. Il Pirellone, stando a quanto comunicato dalla giunta in una nota, ha stanziato un milione di euro per il monitoraggio dei pazienti ricoverati - e poi guariti - dal covid. Fino a un massimo di 500mila euro saranno a favore di Asst e Irccs pubblici per le attività al di fuori dell'orario ordinario di servizio, mentre le strutture sanitarie private accreditate a contratto potranno ottenere fino a un massimo di 50mila euro.

"Di fronte a evidenze cliniche testimoniate da studi scientifici su esperienze dirette riteniamo utile offrire in modo diffuso e articolato un programma di screening polmonare ai pazienti che sono stati ricoverati a seguito della pandemia - ha spiegato l'assessore al welfare Letizia Moratti che ha proposto la delibera approvata dalla giunta regionale -. La Lombardia in tal modo diventa anche la prima Regione a organizzare per i suoi cittadini una risposta di salute, mirata a contrastare i danni più diffusi della malattia da Sars-CoV-2 a lungo termine. In un'ottica di sanità sempre più di prossimità, ovvero ancora più vicina ai cittadini e più attenta a ogni persona. Contestualmente portiamo avanti un'attività importante e significativa di studio e ricerca sul virus".

Dai primi riscontri, tra il 20% e il 40% dei pazienti covid dimessi a distanza di mesi presentano ancora problemi respiratori. Sebbene in effetti una quota di essi sia stata presa in carico dalle strutture ospedaliere regionali, molti altri restano ancora senza un'adeguata risposta clinica.

Dal rapporto luglio 2021 dell'Istituto Superiore di Sanità, emerge in maniera sempre più evidente - hanno chiarito dalla regione - che l'infezione da Sars-CoV-2, dopo la fase acuta, può determinare manifestazioni cliniche subacute e croniche che precludono un pieno ritorno allo stato precedente di salute. Nell'ambito delle manifestazioni definite 'organo-specifiche' la maggior parte dei pazienti 'long-Covid' continua infatti ad accusare conseguenze che interessano principalmente l'apparato respiratorio.

Il programma di monitoraggio coinvolgerà le pneumologie e i servizi di fisiopatologia respiratoria delle strutture sanitarie pubbliche e delle strutture sanitarie private accreditate a contratto, che aderiranno al progetto. Per le strutture sanitarie pubbliche le attività dedicate saranno organizzate al di fuori dell'orario ordinario di servizio, preferibilmente nelle giornate di sabato e domenica o festivi. 

"Studiare e approfondire il Covid 19, anche al di fuori della fase più emergenziale - ha concluso l'assessore al Welfare - può rivelarsi fondamentale. Le conseguenze post Covid infatti vanno tenute sotto osservazione sia per garantire il completo ed effettivo percorso di guarigione dei cittadini e prevenire altre possibili criticità".

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