rotate-mobile
Coronavirus

Rsa, dal primo gennaio 2022 stop ai test covid gratis

L'allarme di Degani (Uneba Lombardia). Tutto dipenderebbe dallo stato d'emergenza nazionale

L'allarme è chiaro: i gestori delle Rsa e dei centri diurni per anziani, dal primo gennaio 2022, dovranno provvedere "in autonomia" nel procurarsi test diagnostici sul covid e dispositivi di protezione (mascherine). L'indicazione arriverebbe da una disposizione del Governo e della struttura commissariale covid e sarebbe legata alla scadenza dello stato d'emergenza, attualmente il 31 dicembre 2021, anche se in 'odore' di proroga.

La notizia è arrivata da una lettera inviata dall'Ats Val Padana ai rappresentanti legali delle strutture socio-sanitarie del suo territorio ma riguarderebbe almeno tutta la Lombardia. Rsa e centri diurni, in pratica, non riceveranno più tamponi, mascherine e guanti gratuiti.

Una decisione che Luca Degani, avvocato e presidente di Uneba Lombardia (l'oganizzazione di categoria del settore socio-sanitario) non esita a definire "pazzesca". "Dpi e test non sono sullo stesso piano - spiega Degani all'agenzia Dire -. Garantire la disponibilità dei dispositivi di protezione è un dovere che resta, in primis, al datore di lavoro. Ma rischiare di togliere anche la certezza dei test diagnostici è assurdo". E i tamponi sono essenziali per monitorare la diffusione del virus: dunque sarebbe molto grave rischiare che si interrompa la consegna.

Secondo la lettera di Ats Val Padana, la disposizione dipenderebbe dal Governo e dal commissario covid nazionale. Infatti una frase della lettera ai rappresentanti legali di Rsa e centri diurni recita che "vi terremo aggiornati rispetto a future indicazioni in merito, nel caso in cui dovessero proseguire le consegne da parte della struttura commissariale che fino ad ora ha garantito la fornitura dei dispositivi e dei test diagnostici alla Regione". Degani dichiara di sperare che avvenga "un passo indietro" da parte della struttura commissariale.

"Nei centri socio-sanitari, residenziali e socio-assistenziali - conclude il presidente di Uneba Lombardia - basta il green pass semplice per poter accedere alle visite, senza l'obbligo del vaccino. Se in queste realtà non si continua a monitorare la situazione, il rischio è che con l'aumento dei contagi e la diffusione della variante Omicron il virus possa ricominciare a circolare tra chi è più fragile".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Rsa, dal primo gennaio 2022 stop ai test covid gratis

MilanoToday è in caricamento