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Coronavirus

Covid, da settembre i medici potranno prenotare i tamponi per i pazienti

Le novità del piano appena varato

I medici di base potranno prenotare i tamponi covid per i loro assistiti. E' uno dei punti del piano operativo varato dalla giunta di Regione Lombardia il 5 agosto 2020, soprattutto per prevenire una nuova epidemia da settembre in poi. 

Il primo punto cardine del piano è il sistema di segnalazione, attraverso i datori di lavoro (che segnalano l'eventuale alta temperatura corporea), nonché i medici e pediatri che segnalano sintomi sospetti. Poi avviene la diagnosi, con esecuzione del tampone entro 48 ore dalla segnalazione, e il contact tracing, per contenere i "casi secondari", ovvero eventuali contatti dei pazienti risultati positivi al covid con il tampone.

Tamponi

Il tampone in ambito extra ospedaliero a partire da settembre verrà prenotato direttamente da parte di medici di famiglia e di Continuità assistenziale, Pediatri, medici Usca, medici competenti, medici delle strutture socio-sanitarie residenziali, contestualmente alla segnalazione del caso sull'apposito cruscotto informativo. I tamponi sono effettuati per diagnosi, soggetto segnalato come caso sospetto, contatto di caso individuato a seguito di inchiesta epidemiologica con particolare attenzione ai contatti stretti, per accertare la guarigione di caso (doppio tampone negativo a distanza di 24 ore), per screening.

Screening

E riguardo allo screening, le Ats programmano a scopo preventivo l'effettuazione di screening mediante tampone nasofaringeo ai lavoratori impiegati nei comparti agricolo, alberghiero/ricettivo e della ristorazione in prevalenza stagionali, anche tenuto conto delle condizioni abitative temporanee con elevata promiscuità sociale, nei poli logistici di distribuzione, stante l'elevata esposizione in territori con diversi profili di rischio epidemiologico; nel trasporto pubblico; al personale che assiste al domicilio soggetti anziani/fragili (badanti); a lavoratori per i quali l'Ats rileva contestualmente situazioni di rischio nell'ambito lavorativo e condizioni abitative temporanee con elevata promiscuità sociale; al personale sanitario anche convenzionato e socio sanitario come da precedenti indicazioni.

Viene inoltre prevista l'effettuazione di tampone nasofaringeo entro la fine della quarantena a cittadini di rientro da nazioni per le quali vige l'obbligo di quarantena all'arrivo in Italia. Le Ats organizzano l'esecuzione dei test al domicilio. Effettuano inoltre sorveglianza telefonica, almeno ad inizio e fine quarantena, per tutti i casi ed ai contatti stretti, fermo restando il monitoraggio clinico in capo al medico o pediatra anche con sistemi di telesorveglianza.

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