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Coronavirus, i poliziotti scrivono a Fontana: "Tamponi a chi è in servizio in questi giorni"

La richiesta del Siulp al governatore Fontana: "Estendere il tampone a tutte le forze di polizia"

Abituati a tutelare, ora chiedono tutele. Gli agenti della Polizia di Stato hanno scritto una lettera indirizzata al presidente della Lombardia, Attilio Fontana, per esprimere tutte le loro preoccupazioni legate all'emergenza Coronavirus, che solo in regione ha già fatto registrare quasi 20mila contagi e oltre 2mila morti. 

"Gli operatori di sicurezza in questi giorni sono impegnati in prima linea ad assolvere tutte le attività di controllo del territorio finalizzate all'osservanza delle particolari prescrizioni imposte per contenere la diffusione del contagio da covid-19", si legge nella lettera firmata dal sindacato Siulp. 

"Tal attività sta comportando una notevole esposizione degli operatori che si ritrovano impiegati ad effettuare controlli in luoghi che, per natura logistica, si prestano ad essere l'humus adatto per il formarsi di assembramenti", sottolineano dal sindacato italiano unitario lavoratori polizia. E ancora: "In altre occasioni, gli operatori si ritrovano ad effettuare interventi in emergenza che non consentono di rispettare le distanze di sicurezza previste dai protocolli sanitari, rischiando di essere potenziali vettori asintomatici del contagio". 

Quindi, da qui la proposta indirizzata ufficialmente al governatore a cui si chiede di "valutare l'opportunità di prevedere di estendere il tampone agli appartenenti alle forze di polizia". 

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