In isolamento per covid, ha difficoltà respiratorie: salvato dalla polizia locale

Sono più di 26 mila i contatti telefonici della polizia locale, da inizio pandemia covid, per controllare le persone sottoposte a isolamento per positività al virus. Per l'esattezza 26.400, a cui si aggiungono 7.500 controlli domiciliari dai quali sono scaturiti 70 deferimenti all'autorità giudiziaria.

Non pochi i casi in cui gli agenti di polizia locale si sono attivati direttamente per prestare soccorso in momenti di difficoltà. Tra fine agosto e la prima metà di settembre, per esempio, sono state aiutate due persone. Nel primo caso, dal colloquio telefonico con una cittadina in isolamento è emersa una situazione molto grave: la donna non aveva cibo in casa e non sapeva come procurarselo per sé e il figlio. Gli agenti hanno avviato il contatto con Milano Aiuta per poi provvedere personalmente, in attesa dell'attivazione del servizio, a portare loro le prime necessità.

Anziano con difficoltà respiratoria salvato da una telefonata

A metà settembre, invece, una agente ha contattato al telefono un settantenne in isolamento domiciliare per positività al covid e, parlando, ha scoperto che aveva difficoltà respiratorie e bassa saturazione, ma non voleva in un primo momento che venisse chiamato il 118, affermando di essere in contatto con il proprio medico e che, comunque, non era da solo a casa, ma assistito dalla moglie.

L'agente ha deciso di ricontattare l'uomo il giorno successivo ma nessuno ha risposto alla telefonata, così è stata inviata una pattuglia con urgenza. Dopo vari tentativi, l'uomo ha finalmente risposto al citofono, dicendo di trovarsi in grave difficoltà respiratoria. Gli agenti hanno quindi chiesto un'ambulanza: il personale sanitario, sul posto, ha deciso per l'immediato trasporto al San Paolo.