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Venerdì, 19 Aprile 2024
Coronavirus

Scuole e centri estivi, la proposta di Galli (e dei Civici): test rapidi per ammettere i bambni

L'idea di sottoporre a test sierologici rapidi i bimbi e i ragazzi. E le cartolibrerie lanciano l'allarme sui libri di testo

Allarme centri estivi per i bambini: viene lanciato da Massimo Galli, primario di infettivologia del Sacco, intervistato a SkyTg24 sul tema dell'emergenza sanitaria da Covid-19. Secondo l'esperto, i centri estivi per i bambini «sono sicuramente una necessità che potrebbe essere di grande sostegno quando i genitori sono chiamati a lavorare anche nei mesi estivi». Ma c'è il rischio che non si riesca a fare loro rispettare le regole di distanziamento e mascherina, come avviene per gli adulti, quando bambini e ragazzi si riuniscono e condividono spazi e momenti comuni. 

Statisticamente il rischio non è tanto per loro, perché si è visto - afferma ancora Galli - che «la probabilità di sviluppare una malattia grave è estremamente inferiore a quanto possa accadere per gli anziani o le persone che hanno malattie associate». Ma c'è la possibilità che i bambini e ragazzi diventino «il bacino per il virus per essere trasmesso ad altri». Secondo l'infettivologo, se si vuol attivare i centri estivi, occorrerebbe farlo considerando lo stato di salute dei bimbi e anche lo stato di esposizione al virus, «prima di metterli tutti quanti insieme. Il cento per cento di garanzia non ci sarà mai, ma con certi metodi potremmo comunque togliere il grosso del problema al momento dell'ammissione ai centri estivi».

Test rapido per ammettere alunni a scuola

L'idea di un test rapido di tipo sierologico, magari utilizzando il prelievo di gocce di sangue da un dito, per valutare l'ammissione dei bambini ai centri estivi e anche alle scuole, alla ripresa di settembre, viene avanzata anche dai gruppi civici in Regione e in Comune, e rispettivamente da Elisabetta Strada e Marco Fumagalli. Quest'ultimo è tra l'altro un medico. «Alcuni pediatri hanno sottolineato che la valutazione va fatta prima dell'inizio delle attività scolastiche. In questa incomprensibile e confusa gestione di test sierologici e tamponi portata avanti dalla Regione Lombardia, chiediamo alla stessa Regione di finanziare i test rapidi per tutti, a partire dai bambini», affermano i due consiglieri.

E dalle cartolibrerie arriva un altro campanello d'allarme, sul fronte dei libri di testo. Lo lancia Alfredo. Scotti, presidente dell'associazione cartolibrai di Confcommercio Milano, secondo cui la filiera della distribuzione rischia di andare in tilt se non saranno pubblicate in tempi ragionevoli le liste dei libri di testo per le scuole elementari. «Ci sarebbero - afferma - conseguenti ritardi e gravi ripercussioni sul servizio».

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