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Coronavirus

Test pungidito agli studenti, primi risultati: 3% di positivi agli anticorpi del covid

Differenze per fascia d'età. Per il test bastano due gocce di sangue dal dito. I kit distribuiti sperimentalmente alle famiglie di 14 istituti scolastici milanesi

Primi risultati per il test pungidito elaborato sperimentalmente dall'ospedale Buzzi di Milano per individuare gli anticorpi del coronavirus. L'equipe diretta da Gian Vincenzo Zuccotti (secondo cui questo test ha la stessa sensibilità del tradizionale prelievo in vena) ha processato circa tremila cartoncini in una settimana rilevando una positività del 3,2% tra gli alunni dai 3 ai 18 anni. La fascia d'età con positivà più alta (6%) è tra i 3 e i 6 anni. 

Lo studio ha riguardato 14 istituti scolastici milanesi. Alle famiglie è stato distribuito un kit con il test pungidito per raccogliere due gocce di sangue analizzate poi dal Buzzi. I primi tremila cartoncini (su seimila distribuiti) sono stati restituiti nell'arco di una settimana e immediatamente processati. Le famiglie dei 91 bambini positivi (il 3,2%) sono stati immediatamente contattate per eseguire il tampone: i bimbi sono tutti negativi. 

Evidenziata, come si diceva, la differenza di sieroprevalenza (positività) per fasce d'età: i più piccoli hanno "visto" maggiormente il virus rispetto ai più grandi. «Questo è il dato di partenza: è interessante perché uno studio vero pediatrico non è mai stato fatto. Sarà importante a dicembre capire se la sieroprevalenza è rimasta uguale o è aumentata e quindi se si potrà rimanere a scuola in sicurezza», ha spiegato Zuccotti illustrando i risultati del test.

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