L'ospedale covid della Fiera verrà smontato
I posti di terapia intensiva potrebbero essere riallestiti all'interno della struttura dell'aeronautica militare di Gallarate
L'ospedale covid allestito in Fiera a Milano potrebbe essere spostato, anche se per il momento non sono stati definiti i dettagli. "Abbiamo definito un progetto per il trasferimento, sia lo smontaggio che il montaggio in un’altra location, che potrebbe essere Gallarate. Ricollocheremo lì circa 133-134 posti di terapia intensiva", ha detto il presidente di Fondazione Fiera Enrico Pazzali, a margine dell'edizione di 'Salute direzione nord - Oltre le idee azioni e innovazione' tenutosi al Palazzo delle Stelline nella mattinata di lunedì 27 giugno.
"La nuova location sarà multidisciplinare - ha precisato poi Pazzali alla domanda sulle funzionalità del nuovo spazio ospedaliero- se non ci saranno nuove ondate di pandemia si potranno fare laboratori, studi medici, letti di terapia subintensiva fino ad arrivare fino alla terapia intensiva. Ci sarà una serie di upgrade, che vanno dal codice verde al codice rosso, che permetteranno di utilizzare questi moduli in maniera permanente".
L'idea di un hub per le future pandemie
A fine gennaio 2022 la regione aveva lanciato l'idea di allestire un hub regionale per combattere le future pandemie proprio negli spazi della caserma dell'aeronautica militare di Gallarate.
Per il momento, comunque, non c'è nulla di ufficiale ma solo uno studio di fattibilità iniziato proprio per capire la bontà dell'iniziativa. Il piano, secondo quanto trapelato a inizio anno, prevede di avere a disposizione 4 edifici: uno operativo per diagnosi, tamponi, test molecolari e prelievi; uno per le vaccinazioni; uno per ricoveri in terapia intensiva e sub intensiva; e infine uno da utilizzare come deposito o da destinare a ulteriori posti letti per le terapie intensive in caso di necessità. I numeri di posti letto previsti sarebbero complessivamente 100.
"Nelle nostre intenzioni, la nuova struttura sanitaria contribuirà al rafforzamento del Piano pandemico regionale - aveva spiegato Moratti -. Una pronta risposta in caso di emergenze sanitarie che si dovessero presentare in futuro".