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Coronavirus

Lombardia, i vaccini ci sono o no? Regione: "Promessa mantenuta", Pd: "Ennesima bugia"

Gallera annuncia la distribuzione dei vaccini, ma la Rozza replica duro. Il caso

Per qualcuno, la regione, una "promessa mantenuta". Per qualcun altro, che in regione siede all'opposizione, "l'ennesima bugia". Riesplode, di nuovo, il caso vaccini anti influenzali in Lombardia, regione duramente colpita dal coronavirus e che per settimane è stata alla ricerca, affannosa, di dosi per "coprire" tutti i pazienti a rischio. 

Dopo i ritardi, le gare andate deserte, le polemiche sui costi e il giallo dei flaconi non autorizzati, dal Pirellone nei giorni scorsi hanno giurato che era tutto pronto e martedì mattina l'assessore al Welfare, Giulio Gallera, ha esultato sul suo profilo Facebook per la, appunto, "promessa mantenuta". Lui stesso ha poi dato i numeri: "Sono state già distribuite alla rete delle farmacie 247 mila dosi di vaccini, 14.005 contro lo pneumococco e le altre di antinfluenzale che i medici di base stanno iniziando a ritirare e somministrare ai propri assistiti". 

"Le consegne proseguono nei prossimi giorni. Solo ad ottobre arriveranno 792 mila dosi di antinfluenzale: di queste 62.800 saranno destinate alle Rsa e tutte le altre ai medici di medicina generale, ai quali arriveranno anche 140 mila di vaccino anti-pneumococco - ha assicurato il titolare del Welfare -. A novembre invece saranno distribuite altre 2 milioni e 92 mila dosi di antinfluenzale, compreso 500 mila dosi di vaccino spray per i bambini, e 50 mila dosi di anti-pneumococco per i pazienti delle Rsa", ha concluso Gallera. 

Le sue parole, però, evidentemente non hanno convinto tutti. A scendere in campo per l'opposizione ci ha pensato Carmela Rozza, consigliera regionale del Partito democratico da sempre molto attenta ai temi della sanità. "Gallera ha detto ai lombardi l’ennesima bugia - il suo j'accuse in una nota -. Le vaccinazioni antinfluenzali in Lombardia non sono partite ieri, perché i medici di medicina generale hanno potuto solo prenotare le prime 30 dosi, che saranno in tutto 50 fino ai primi di novembre a fronte di 600 persone da vaccinare a testa". 

"Il momento è difficile per tutti i cittadini, alla giunta regionale chiediamo di dire per una volta la verità - ha concluso l'esponente dem - anche perché le bugie hanno le gambe corte e i cittadini le scoprono con una semplice telefonata al proprio medico di base”. 

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