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Vaccini anti Covid, la protesta di Corsico: «I nostri anziani devono andare a Rho, inaccettabile»

Voce grossa del sindaco. L'altro centro a disposizione, a Bollate, è off limits per la zona rossa

Accantonate definitivamente le Primule, cioè le strutture da realizzare "ad hoc" per ospitare i locali di vaccinazione anti Covid, giovedì 18 gennaio in Lombardia si inizia a vaccinare gli ultra 80enni, partendo in realtà dagli ultra centenari. Le prenotazioni sono partite da qualche giorno e continuano. E alcuni sindaci lanciano già un grido d'allarme. E' il caso di Corsico, popoloso centro dell'hinterland sud-ovest di Milano, dove al momento i rsponsabili del piano di vaccinazione in Regione Lombardia non hanno previsto una sede.

Così i quindici ultracentenari e i 3.423 tra gli 80 e i 100 anni di Corsico dovranno recarsi (in autonomia) a Bollate o a Passirana di Rho. Nel frattempo a Bollate sono state però introdotte restrizioni da zona rossa per il focolaio della variante inglese di Covid, per cui l'alternativa è al momento una sola. Il sindaco di Corsico, Stefano Ventura, è arrabbiato: «Ho ribadito alle direzioni generali di Ats e Asst che avevamo già dato ampia disponibilità a ospitare sul nostro territorio comunale un centro vaccinale, fin dalle prime fasi di avvio della campagna. Abbiamo individuato diversi spazi con le caratteristiche di sicurezza richieste».

Altre sedi sarebbero già state individuate più vicino, precisamente a Trezzano sul Naviglio e Cesano Boscone, ma non saranno attive prima di marzo. In alcune Regioni italiane verranno coinvolti anche i medici di base, sempre a partire dall'inizio di marzo.

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