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Venerdì, 19 Aprile 2024
Coronavirus

Covid, in Lombardia anche gli odontoiatri tra i primi a vaccinarsi

"Dimenticati" dal cronoprogramma nazionale del commissario Arcuri

La Lombardia non si dimenticherà degli odontoiatri, esclusi dal commissario Covid nazionale Domenico Arcuri dalle categorie da vaccinare al più presto. Lo rende noto Emanuele Monti, presidente della commissione sanità di Regione Lombardia ed esponente della Lega, che solleciterà in proposito Giacomo Lucchini, responsabile vaccini Covid in Lombardia, e Marco Trivelli, direttore generale del settore welfare.

Lucchini e Trivelli saranno sentiti dalla commissione sanità mercoledì 13 gennaio. Sarà l'occasione per fare il punto sulla campagna vaccinale, su cui si sta cercando di recuperare terreno. Nel weekend del 9-10 gennaio sono state inoculate 22 mila dosi, portando il totale a 67.851 dall'inizio della campagna su oltre 153 mila disponibili. La Lombardia ha usato finora il 44,1% delle dosi disponibili, terz'ultima in Italia (peggio solo Calabria e Bolzano), ma Monti preferisce sottolineare il numero assoluto: «Siamo tra le prime regioni per numero di somministrazioni totali».

Il leghista ammette comunque un iniziale ritardo (costato il posto di assessore a Giulio Gallera): «Abbiamo recuperato il ritardo accumulato nei giorni scorsi a causa della mancata partenza prevista il 4 gennaio», commenta ricordando anche le siringhe "sbagliate" arrivate da Roma, con aghi troppo grandi per ricavare sei dosi di vaccino Pfizer da ogni boccetta.

La commissione di mercoledì, aggiunge Monti, «verterà quindi su come Regione Lombardia ha predisposto la macchina organizzativa e su quali criticità sta riscontrando, oltre a sottoporre ai tecnici le sollecitazioni che ci arrivano dai territori». Tra queste la richiesta degli odontoiatri, «completamente dimenticati dal commissario Arcuri e dal Governo. Ho chiesto che anch’essi vengano aggiunti tra i beneficiari in via prioritaria del vaccino». La Lombardia sarebbe già pronta a inserirli nel primo gruppo di vaccinati entro fine gennaio.

Le resistenze dei medici

Intanto si scopre che i medici non sono tutti "entusiasti" di vaccinarsi. In particolare, tra i medici e pediatri di famiglia "assegnati" al San Carlo-San Paolo per la vaccinazione, il 28% avrebbe declinato l'invito. Un dettaglio non sfuggito alla neo assessora al welfare Letizia Moratti che, alla sua prima intervista televisiva da quando ha assunto l'incarico (a "Che tempo che fa"), ha riconosciuto il problema: «credo che vada incoraggiata la somministrazione del vaccino e vadano scoraggiati esempi che purtroppo ci sono, anche se minoritari, che non lo fanno», ha commentato.

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