Vaccini Covid, Lombardia già in ritardo? "No, cominciamo davvero il 4 gennaio"
Tabella di marcia "a rilento" nei primi giorni di campagna, ma l'assessore Gallera rassicura
Le vaccinazioni anticovid in Lombardia procedono a ritmi lumaca. E la Regione — fino alla mattinata di domenica 3 gennaio — è tra le peggiori d'Italia nella classifica vaccini consegnati/somministrati. Nel territorio in cui la pandemia ha fatto più male, infatti, sono arrivati 80.595 dosi del farmaco prodotto da Pfizer ma ne sono state inoculate solo 2.416. Praticamente solo il 3% di quelle consegnate. Peggio di noi (in termini percentuali) solo Sardegna (2,3%) e Molise (1,3%).
Ma Giulio Gallera, assessore al welfare, prova a stemperare le polemiche: «La vaccinazione del personale delle Asst, Irccs, Spedalità privata e Rsa partirà da lunedì 4 gennaio, secondo la programmazione originaria della Direzione Generale Welfare. Si prevede una capacità di somministrazione iniziale fino ad un massimo di 10 mila dosi al giorno, che potrà essere successivamente incrementata fino a 15 mila».
Dal 4 gennaio, saranno attivi sul fronte vaccinazioni tutti i 65 centri scelti dalla Regione. «Questi numeri - sottolinea l’assessore - saranno in grado di rispondere al fabbisogno di coprire la popolazione sanitaria delle strutture con l’obiettivo di raggiungere il requisito di Covid free, rispettando la scadenza fissata per tutte le regioni, entro la fine del mese di febbraio, con la dose di richiamo da effettuare dopo 21 giorni. Chi utilizza delle graduatorie riferite a tre giorni, di cui uno festivo, per continuare a cavalcare polemiche pretestuose, dimostra assenza di responsabilità istituzionale e politica».
Secondo il calendario reso noto da Gallera, il 4 gennaio saranno consegnate 88.920 dosi, altre 200 mila scarse tra l'11 e il 18, fino al mezzo milione del 30 gennaio. L'obiettivo è vaccinare 343 mila persone del personale medico e delle Rsa.