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Vaccini, in Lombardia rallentamenti per ritardi Pfizer: rischi slittamenti per malati cronici e 80enni

Nella giornata di mercoledì 20 gennaio sono state effettuate 8.918 vaccinazioni

La campagna vaccinale anti covid in Lombardia è rallentata a causa dei ritardi di Pfizer, il colosso farmaceutico americano. Nella giornata di mercoledì 20 gennaio sono state effettuate 8.918 vaccinazioni, un numero superiore al giorno precedente ma comunque ben inferiore alle oltre diecimila dei giorni scorsi.

Il ritardo nelle cosegne delle dosi da parte di Pfizer, aveva già spiegato il il responsabile della campagna vaccinale Giacomo Lucchini, ha costretto a "modificare la programmazione rallentando le prime dosi per garantire a tutti il richiamo". In particolare, la fine della prima fase, prevista per il 28 febbraio a causa dei rallentamenti sarà spostata all'11 marzo. 

Di conseguenza, purtroppo, potrebbe slittare anche l'inizio della campagna per le vaccinazione anti Covid agli ottantenni e ai cronici, anche se la Regione conta sull'arrivo di 11mila dosi di vaccini Moderna entro la settimana prossima. Per quanto riguarda invece le dosi Pfizer, a causa dei ritardi "la Lombardia - hanno messo in luce dal Pirellone  - avrà 20mila dosi in meno che diventeranno 25mila la prossima settima e non vi è alcuna certezza su cosa succederà in futuro".

Nelle strutture sanitarie della Lombardia dall'inizio della campagna vaccinale sono state fatte 209.042 somministrazioni di vaccini anti covid, raggiungendo l'82,27% delle dosi finora disponibili.

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