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Coronavirus, Galli: "Sì alla campagna vaccinale con una dose, ma con alcuni paletti"

L'infettivologo si è detto favorevole alla campagna con una sola dose ma con alcune limitazioni

Una sola dose di vaccino per far decollare la campagna vaccinale (che a Milano e in Lombardia sta faticando). È quanto ha in mente il premier Mario Draghi e l'idea, attuata in prima battuta dal Regno Unito, sta ricevendo i primi benestare dal mondo scientifico.

È sostanzialmente d'accordo anche Massimo Galli, infettivologo dell'ospedale Sacco e dell'università degli Studi di Milano. "Per me, se si fa come sembra che il professor Draghi sia orientato a proporre come decisione del Governo, deve avere qualche paletto — ha chiosato Galli ad Agorà su RaiTre nella mattinata di lunedì 1° marzo —. Il paletto riguarda gli anziani più anziani, che potrebbero avere una risposta immune insufficiente a una sola dose più facilmente degli altri, le persone immunodepresse" per le quali vale lo "stesso discorso", e in generale "quella parte di popolazione che per maggiori fragilità merita probabilmente il massimo della chance di sviluppare una risposta immunitaria".

Galli ha preso posizione dopo che il direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco Aifa, Nicola Magrini, ha espresso perplessità sull'approccio a una dose affermando "meglio due scarpe buone che una malandata". Galli ha poi spiegato "Comprendo assolutamente, e ho difeso inizialmente a spada tratta, la posizione che ha preso Magrini a cui va la mia stima. Devo dire però che, rispetto alla posizione presa dagli inglesi come scommessa, senza uno straccio di dato, quello presentato dagli israeliani è un dato molto robusto", anzi "abbastanza eccezionale". Quindi "probabilmente", per i giovani e le persone in buona salute "fino a 60 anni, è davvero sufficiente una sola dose", ammette l'esperto.

L'esperto del Sacco, tuttavia, vorrebbe "avere i dati e studiare sulla base dei dati. E ora non è così difficile produrli - osserva - per capire rapidamente chi risponde e chi non risponde, e chi può rispondere veramente a una sola dose quanto basta prima di fare la seconda, per non dovergliela fare o almeno non subito, risparmiandola per altre persone". Quanto poi al fatto di somministrare il vaccino anche ai guariti da Covid-19, "vaccinare quelli — ha ripetuto — è proprio una stupidaggine assoluta".

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