Covid, Galli: "Vaccinare adesso chi è guarito potrebbe essere sbagliato e forse rischioso"
Lo ha detto l'infettivologo dell'ospedale Sacco. Nel frattempo procede la campagna vaccinale
In questo momento i condizionali sono obbligatori perché mancano ancora solide evidenze scientifiche, ma vaccinare contro il covid le persone che sono guarite potrebbe essere inutile e — almeno finché dura l’immunità acquisita — forse anche rischioso. A dirlo è Massimo Galli, infettivologo dell'ospedale Sacco e dell'università degli Studi di Milano.
L’esperto ha spiegato: “Non ho notizie dirette perché non ho avuto direttamente casi di questo tipo, però cominciano a esserci delle segnalazioni di qualche effetto collaterale in più" per i vaccinati che avevano già avuto l'infezione.
Gli effetti collaterali potrebbero essere anche lievi, “Magari anche semplicemente disturbi nel sito di inoculo — ha precisato l'esperto —. Ma se uno ha già un'immunità attivata, e tu gli fai il vaccino" che gliela attiva ancora di più, "è più facile che a distanza anche di un tempo ragionevole ci sia un po' di reazione, perché quella persona l'immunità attivata contro Sars-CoV-2 ce l'ha già".
Vaccini anticovid, la situazione in Lombardia
Dal 27 dicembre sono state iniettate 122.759 dosi (su 234.645 disponibili, il rapporto è del 52.32 %), stando a quanto è possibile verificare sul sito apposito creato dal ministero della Salute (dati aggiornati alle 23:56 di mercoled 13 gennaio). Tra i vaccinati 80.784 sono donne e 41.975 uomini.
La fascia d'età maggiormente coperta è quella tra i 50 e i 59 anni, con 36.845 'pazienti' sul totale. Seguono le fasce tra i 40-49 (27.462), 30-39 (21.053) e 60-69 (15.527). Sui 122.759 vaccinati, ben 94.351 sono operatori sanitari, 23.175 sono personale non sanitario e 5.233 ospiti delle Rsa.