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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Coronavirus

Trivulzio, dopo l'emergenza Covid riprendono le visite dei parenti: ma solo all'aperto

Complesse procedure di precauzione con triage telefonico e dispositivi di protezione

Lunedì 22 giugno il Pio Albergo Trivulzio riapre, in via sperimentale, l'accesso alle visite dei familiari, come loro stessi chiedevano da un po', dopo l'emergenza Covid. Lo riferisce la struttura. Sospeso dal 10 marzo, l'ingresso sarà concesso solo ai parenti degli ospiti ricoverati nei reparti "covid free" o "covid negativizzati" e in presenza di buone condizioni di salute.

Familiari e caregiver verranno contatti telefonicamente dal Trivulzio che farà un primo screening. Se il triage telefonico si sarà concluso positivamente, verrà fissato un appuntamento. In una prima fase sperimentale, per dieci giorni, saranno riammessi un minimo di due familiari al giorno per ognuna delle cinque Rsa di Milano: Bezzi, Fornari, Schiaffinati, Pio e Principessa Jolanda. In particolare, da lunedì a mercoledì della prossima settimana nei reparti del Pat è previsto l'ingresso di quattro parenti. Mercoledì verranno accolti i primi due visitatori anche in Principessa Jolanda. Da giovedì sono già previsti otto ingressi al Pat, mentre in Principessa Jolanda si proseguirà con due accessi al giorno.

Per tutta la settimana successiva la struttura assicurerà ai parenti dieci incontri al giorno sulle cinque Rsa di Milano. La priorità sarà data alle famiglie degli ospiti più anziani, sentito il parere dello psicologo. Gli incontri avranno una durata complessiva di un'ora e verranno preceduti da un secondo triage nel quale verrà verificata l'assenza di febbre o di sintomi sospetti. Al familiare (uno solo alla volta) verranno forniti dall'azienda mascherine ffp2, cuffie, occhiali protettivi, guanti, calzari, sovracamice monouso. L'incontro con il proprio caro dovrà avvenire rigorosamente all'aperto a distanza di due metri, alla presenza del medico referente, di un infermiere e, quando necessario, dello psicologo.

Visite all'aperto

Le visite, che dovranno essere rimandate in caso di maltempo, saranno organizzate in modo da ridurre al minimo la possibilità di circolazione nella struttura da parte dei famigliari, nel rispetto di spazi e percorsi chiaramente identificati in modo da evitare assembramenti, permettere il distanziamento sociale ed evitare eccessivi disagi per gli ospiti. Ai familiari che verranno ammessi in struttura verrà chiesto di riportare l'insorgenza di sintomatologia Covid correlata entro le due settimane che seguono la visita.

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