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Quanto manca alla Lombardia per finire in zona arancione

Ospedali verso le soglie d'allarme e incidenza alle stelle: la zona arancione non è più così lontana

Un giallo sempre più intenso, quasi pronto a trasformarsi in un altro colore. La Lombardia, da lunedì tornata in zona gialla dopo sei mesi ininterrotti di zona bianca, rischia di compiere un doppio "salto mortale" all'indietro che potrebbe spingere l'intera regione nuovamente in zona arancione, con nuovi divieti e restrizioni soprattutto per i non vaccinati. 

Che l'epidemia di covid abbia ripreso vigore, spinta soprattutto dalla diffusione della nuova variante omicron, è certificato quotidianamente dai bollettini con i dati su positivi e ricoveri. E dallo stesso declassamento in giallo, che però potrebbe essere soltanto l'inizio. 

I parametri per i cambi di colore delle regioni italiane sono stati ridisegnati durante il consiglio dei ministri numero 30 dello scorso 22 luglio: per passare dal giallo all'arancione - stando a quanto deciso dall'esecutivo guidato dal premier Mario Draghi - servono un'incidenza superiore ai 150 casi per ogni 100mila abitanti e un riempimento oltre il 30% dei reparti ordinari e del 20% per le terapie intensive. Com'è messa la Lombardia? 

L'incidenza è ormai schizzata alle stelle, superiore ai 1.500 casi. E i dati che arrivano dagli ospedali lombardi, nonostante l'aumento dei letti disposto più volte dal Pirellone, non sembrano indurre all'ottimismo. Secondo gli ultimi dati ufficiali, arrivati il 4 gennaio pomeriggio, nei reparti ordinari ci sono 2.312 letti occupati su 10.457 - il 22,10% del totale - e nelle terapie intensive ci sono 234 pazienti su un totale di 1.530 posti, con una percentuale che supera il 15%. Le soglie per il passaggio in zona arancione vengono raggiunte con 3.137 ricoveri in "area non critica" - ne mancano 825 - e 306 in terapia intensiva, con altri 72 letti disponibili prima di superare l'asta del 20%.

L'andamento dei ricoveri certifica che negli ultimi 14 giorni - dal 22 dicembre a martedì 4 gennaio - i ricoveri in terapia intensiva sono saliti con una media di oltre 5 al giorno e quelli nei reparti ordinari di oltre 70, con un aumento ancora più sensibile in questi primi giorni dell'anno. Se la curva dovesse continuare a crescere con questo ritmo - o addirittura più alto - ecco che la Lombardia tornerebbe a colorarsi di arancione entro la fine del primo mese del 2022. 

Il report dell'istituto superiore di sanità di venerdì prossimo - sulla base del quale il ministero della salute sceglierà le fasce di rischio - non dovrebbe riservare sorprese. Quello di venerdì 14 o venerdì 21 gennaio potrebbe invece "regalare" alla regione un colore diverso. Di nuovo. 

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