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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Milano zona gialla, il centro si riempie di gente: code per l'aperitivo ai bar e davanti ai negozi

Fontana e Sala invitano alla prudenza i cittadini. Zona gialla non vuol dire che sia tutto finito

Settimane di zona rossa e zona arancione hanno avuto un peso importante sull'economia dei ristoratori milanesi. Con l'arrivo della zona gialla, domenica 13, a Milano, come nel resto della Lombardia, riaprono fino alle 18 ristoranti, pizzerie e bar. Diventa così possibile prendere di nuovo l'aperitivo al bar, una tradizione quasi irrinunciabile per molti dei cittadini di Milano.

Qui il bollettino sulla situazione sanitaria domenica 13 dicembre

Domenica, grazie alla bella giornata, il centro è stato preso d'assalto dalle persone. Piazza Duomo, Galleria Vittorio Emanuele II e le stradine lì intorno si sono riempite di gente. C'era chi passeggiava in cerca di regali di Natale, chi solo con la curiosità di vedere gli alberi e le luminarie, chi giusto per fare un giro, e chi per riprendere il rito dell'aperitivo.

Al Camparino, uno storico locale in Galleria Vittorio Emanuele II, si è pure creata la coda di clienti per entrare. Tutti in cerca del cocktail al banco o sedersi al tavolino nel dehor. Anche i negozi dei marchi di lusso in Galleria sono tornati ad accogliere i clienti, tanto che all'esterno di alcuni si sono formate anche piccole code. Non tutti i bar e i ristoranti hanno aperto. Molti hanno deciso di rimanere con la serranda abbassata. 

La sera non è andata meglio nelle zone della movida. Qui un video tra corso Garibaldi e corso Como.

Gli ammonimenti di Lombardo e Sala

"Dobbiamo ricordare che meno sono le restrizioni più deve essere alta l'attenzione quotidiana, in ogni singolo momento". Così con un post su Facebook il governatore della Lombardia Attilio Fontana, nel primo giorno della regione in zona gialla, ha ricordato che zona gialla non è un via libera a tutto. "I risultati contro il virus sono stati raggiunti grazie ai sacrifici e alla responsabilità dei lombardi, ai quali va ancora una volta il mio più grande ringraziamento. Questa è la strada su cui dobbiamo continuare", ha aggiunto.

Come lui, anche il sindaco di Milano, Beppe Sala invita a tenere alta la guardia. "In questo momento - ha detto - sarei in generale prudente, abbiamo fatto un grande sforzo e non vorrei che venisse vanificato, credo debba valere l’idea del massimo della prudenza possibile".

"È giusto che il commercio, i ristoranti e i bar lavorino ma stiamo molto attenti perché abbiamo tutti capito non solo i rischi ma anche che per i tempi di distribuzione del vaccino, servirà attenzione fino all’estate: non vanifichiamo il lavoro fatto. In queste settimane non ho mai chiesto di allentare le misure e non lo chiederò", ha detto il primo cittadino di Milano.

Le regole base della zona gialla (le faq)

Spostarsi fuori dal proprio Comune non sarà più vietato, né si dovrà più portare con sé un'autocertificazione quando ci si muove. Rimane però in vigore il coprifuoco: gli spostamenti sono consentiti solo dalle 5 alle 22. Durante il coprifuoco ci si può spostare solo per comprovati motivi di lavoro, salute e necessità. Rimane comunque la raccomandazione di limitare i propri spostamenti a quelli necessari.

Nel periodo dal 21 dicembre 6 gennaio, però, come stabilito dall'ultimo Dpcm, sono vietati tutti gli spostamenti tra Regioni anche per raggiungere le seconde case. "A Natale, Santo Stefano e primo gennaio - come aveva annunciato il premier Giuseppe Conte - sono anche vietati gli spostamenti da un comune all'altro".

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Il transito nelle aree rosse o arancioni - come specificato nelle Faq del governo - è consentito liberamente (dalle 5 alle 22) se si è diretti in altri territori che si trovino in zona gialla, senza necessità di motivazione. È  invece possibile raggiungere una zona rossa o arancione solo per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.

I negozi, già riaperti con il passaggio a zona arancione, rimangono naturalmente in attività. La grossa novità riguarda invece bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie che potranno finalmente riaprire, ma soltanto dalle 5 alle 18 (possibile effettuare il servizio di asporto fino alle 22 e la consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario). Restano chiusi invece nei giorni festivi e prefestivi medie e grandi strutture di vendita, gli esercizi commerciali presenti all'interno dei centri commerciali e dei mercati ad eccezione di farmacie, parafarmacie, presidi sanitari e punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole.

Sui mezzi pubblici ci continua a viaggiare con il 50% di capienza (ad eccezione dei trasporti scolastici). Nelle scuole superiori e professionali la didattica continuerà ad essere a distanza fino al 7 gennaio, data a partire dalla quale, come stabilito dal 'Dpcm Natale', queste scuole potranno riaprire. Ancora chiuse anche le università; mentre rimangono ovviamente aperte tutte le altre scuole di ordine e grado. Anche in zona gialla mostre e musei restano inaccessibili. Restano chiusi, inoltre, anche cinema, teatri, centri ricreativi e sociali, palestre, piscine, sale giochi, sale scommesse, bingo. Riaprono i centri sportivi dove però è consentito allenarsi solo all'aperto e rispettando il distanziamento (rimane vietato lo sport di contatto).

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