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Da oggi la Lombardia torna in zona gialla, cosa cambia

Da oggi la regione passa nella nuova fascia di rischio covid

Ritorno al passato. Oggi, lunedì 3 gennaio, dopo oltre sei mesi di zona bianca, la Lombardia torna in zona gialla, segno evidente che l'epidemia di covid ha ricominciato a correre in regione, come nel resto d'Italia. 

L'ufficialità è arrivata nei giorni scorsi, quando il governatore Attilio Fontana aveva spiegato che "i dati del monitoraggio settimanale della cabina di regia di ministero della Salute e Iss confermano il superamento dei parametri da zona bianca". Per il declassamento dal bianco alla zona gialla, come stabilito dal decreto del governo Draghi, "servono" un'incidenza superiore ai 150 casi di coronavirus per 100mila abitanti e un'occupazione superiore al 10% per le terapie intensive e al 15% per i reparti ordinari. In tutti e tre gli indicatori, dati alla mano, la Lombardia ha sforato i limiti. L'incidenza è vicina ai 1.500 casi per ogni 100mila abitanti, mentre le terapie intensive hanno un tasso di occupazione superiore al 13% e i reparti ordinari superiore al 17%. Numeri che, inevitabilmente, hanno aperto le porte della zona gialla.

Cosa cambia tra zona bianca e zona gialla

I dati dell'ultimo bollettino, quello di domenica 2 gennaio, sono chiari: i tamponi positivi sono il 23% del totale, in terapia intensiva ci sono 216 pazienti e nei reparti ordinari 2.052. Pur con un pizzico di amarezza, lo stesso Fontana aveva dimostrato di non aver perso l'ottimismo: "L'espansione della variante Omicron - le sue parole - ha accelerato la diffusione del virus, che per il momento, soprattutto sui soggetti vaccinati, si sta dimostrando meno aggressiva delle precedenti. L'arma per superare anche questa nuova recrudescenza rimane la vaccinazione".

"Sono fiducioso - aveva proseguito il governatore - che se tutti i lombardi continueranno ad aderire alla campagna vaccinale, come sta accadendo in questi giorni, con oltre 110, 120mila somministrazioni quotidiane, sia di terze, seconde e anche prime dosi, riusciremo a contenere la situazione e soprattutto garantire la tenuta delle strutture ospedaliere".

Anche con il passaggio in zona gialla, comunque, per i lombardi sostanzialmente non ci saranno nuovi divieti. Gli ultimi interventi dell'esecutivo in buona sostanza hanno infatti cancellato le diversità tra le due zone. La differenza più grande era l'obbligo di indossare la mascherina anche all'aperto: inizialmente prevista dalla zona gialla in poi, la misura è stata invece estesa a tutta Italia a partire dal giorno di Natale. L'introduzione del super green pass - che si ottiene solo con la vaccinazione o la guarigione dal covid - ha poi fatto sì che le differenze tra bianco e giallo divenissero molto sfumate, quasi nulle. 

In giallo, come in bianco, è confermato l'obbligo del green pass - basta quello base per ora, ma dal 10 gennaio servirà il "super" - per i mezzi pubblici nelle città e per i mezzi a lunga percorrenza tra le regioni. Resta sempre possibile uscire dal proprio comune e dalla Lombardia. Anche in giallo negozi e centri commerciali restano aperti sempre, senza nessun limite d'orario. 

Per le consumazioni al bancone dei locali serve il super green pass sia in giallo che in bianco, per effetto dell'ultimo decreto. All'aperto al momento non è necessaria la certificazione verde, ma dal 10 gennaio servirà quella rafforzata. Anche in zona gialla per i tavoli al chiuso è necessario il super green pass e cade l'obbligo di far sedere massimo quattro persone al tavolo. Chiuse sia in zona gialla che in zona bianca le discoteche, almeno fino al 31 gennaio. 

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