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Milano si sveglia per l'ultima volta in arancione: da lunedì scatta la zona rossa

Le nuove restrizioni scatteranno a partire da lunedì 15 marzo e saranno in vigore, almeno, fino al 28 di marzo

Milano per l'ultima volta si sveglia in zona arancione: da lunedì 15 marzo, infatti, la regione diventerà zona rossa a causa dell'aumento dei contagi da coronavirus. È il quindicesimo cambio di colore nel giro di cinque mesi. La situazione, comunque, è sempre più delicata, soprattutto negli ospedali dove crescono i ricoveri; attualmente (stando all'ultimo bollettino di sabato 13 marzo), ci sono 6.762 persone nelle strutture sanitarie della regione (694 sono in terapia intensiva).

La zona rossa sarà in vigore almeno fino al 28 marzo, poi i dati della Regione verranno rivalutati e — se sarà tutto in ordine — verranno allentate le restrizioni passando così in zona arancione.

Folla per le vie di Milano

Folla per le strade di Milano per approfittare della giornata di sole prima del passaggio lunedì in zona rossa. Moltissime persone nella giornata di sabato si sono riversate nelle vie del centro, sui Navigli, lungo la Darsena e nei parchi cittadini per un po' di shopping, una passeggiata o per un ultimo aperitivo. 

La questura ha disposto una serie di servizi anti-assembramento rinforzati, affidata a polizia, carabinieri, Guardia di finanza e polizia locale nelle zone maggiormente frequentate della città, in particolare la zona del Duomo e la zona dei Navigli. In particolare sulla Darsena è stato regolamentato l'afflusso all'area, anche con il ricorso a transenne.

Cosa si può fare in zona rossa

Che cosa si potrà fare e che cosa no nelle prossime settimane? Cerchiamo di fare chiarezza. Venerdì il consiglio dei ministri ha approvato il decreto con tutte le restrizioni dal 15 marzo al 6 aprile 2021. Il fatto che tutte le regioni saranno almeno in zona arancione nei giorni presi in esame dà l'idea dell'impatto che la stretta avrà sulla vita quotidiana.

In Lombardia, come in tutta Italia, c'è sempre il divieto di spostamento tra le regioni, a meno di motivi di lavoro, salute e urgenza, con il modulo di autocertificazione da compilare in tal caso. Permane il coprifuoco dalle 22 alle 5 del giorno successivo, tranne che per esigenze lavorative, situazioni di necessità ovvero motivi di salute. "È in ogni caso fortemente raccomandato, per la restante parte della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi".

Le cose da sapere sugli spostamenti in zona rossa:

  • "È vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori in zona rossa nonché all’interno dei medesimi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute".
  • Sempre è consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
  • Infine il transito "sui territori in zona rossa è consentito qualora necessario a raggiungere ulteriori territori non soggetti a restrizioni negli spostamenti o nei casi in cui gli spostamenti sono consentiti ai sensi del presente decreto".

Le visite a parenti e amici in zona rossa

In zona rossa dal 15 marzo al 2 aprile 2021 e nella giornata del 6 aprile 2021 non è consentito fare visita ad amici e parenti.

Negozi, bar e ristoranti in zona rossa

In zona rossa bar e ristoranti sono chiusi. Sempre consentita la consegna a domicilio. Fino alle 22 è consentita la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze per ristoranti, enoteche. Per i bar il solo asporto è possibile fino alle 18,00.

In zona rossa sono aperti solo i negozi di generi alimentari e di prima necessità: chiusi negozi di abbigliamento, calzature e gioiellerie. Sempre aperte invece le edicole, i tabaccai, le farmacie.

Parrucchieri e centri estetici sono chiusi in zona rossa. In zona rossa nelle seconde case può andare soltanto il nucleo familiare e solo se la casa non è in quel momento abitata da altre persone. Si deve dimostrare, in caso di controllo, di essere proprietari o affittuari da prima del 14 gennaio di quest'anno.

Lo sport in zona rossa

In zona rossa l’attività motoria "è consentita solo in prossimità della propria abitazione, nel rispetto della distanza di almeno un metro da altre persone e con obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezioni individuali". Consentito lo svolgimento di attività sportiva esclusivamente all'aperto e in forma individuale. Sono sospese tutte le attività di palestre e piscine anche se svolte nei centri sportivi all’aperto. Sospesi tutti gli eventi e le competizioni organizzati dagli Enti di promozione sportiva, mentre sono consentiti gli eventi e le competizioni sportive riconosciute di rilevanza nazionale dal CONI e dal CIP, che si tengano all’aperto o al chiuso, ma senza pubblico.

Pasqua in zona rossa: che cosa si potrà fare

Nei giorni di Pasqua e Pasquetta e il sabato precedente - 3, 4 e 5 aprile - l'Italia sarà tutta in zona rossa ad eccezione di eventuali regioni in zona bianca (al momento solo la Sardegna lo è). In quei tre giorni sarà comunque possibile effettuare una visita al giorno all'interno della regione, massimo in due adulti con minori di 14 anni o disabili o non autosufficienti conviventi, tra le ore 5 e le 22. Per istituire la zona rossa in una regione con ordinanza del ministro della Salute non si considererà più solo l'Rt (indice di trasmissibilità) superiore a 1,25 nell'ultima rilevazione, ma anche l'incidenza settimanale superiore a 250 casi complessivi su 100 mila abitanti. Il cambio di fascia sarà automatico. Le Regioni arancioni potranno individuare aree da portare in zona rossa, quando l'incidenza supera la soglia dei 250 casi per 100 mila abitanti nella settimana oppure quando si riscontra una presenza di varianti tale da dover prevedere misure più restrittive. Tre settimane di restrizioni pesanti. Le ultime?

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