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Venerdì, 19 Aprile 2024
Coronavirus

Fontana spinge sullo 'spirito anti lombardo': "Anche l'Iss vuole solo colpire la Lombardia"

L'istituto superiore di sanità fornisce, di nuovo, la sua verità. E il governatore replica così

Botta, risposta e contro risposta. Continua la guerra a tre tra regione Lombardia, governo centrale e istituto superiore di sanità. Motivo del contendere, chiaramente, la settimana passata in zona rossa dalla Lombardia per un errore nei dati sui contagi da covid. Da Roma - ministero della salute e Iss - continuano ad assicurare, documenti alla mano, che lo sbaglio è stato fatto dal Pirellone, che ha poi rettificato una settimana dopo, e dopo un ricorso al Tar. Dalla giunta, invece, urlano all'attacco politico e segnalano che la falla è nell'algoritmo dell'Iss che assegna l'indice Rt a ogni regione, decisivo poi per decretare la fascia di rischio e la conseguente zona gialla, arancione o rossa. 

L'ultima puntata di quella che è ormai una saga è andata in scena martedì sera, quando l'istituto superiore di sanità - per la seconda volta in pochi giorni - ha pubblicato un documento ufficiale con il quale in buona sostanza ripercorreva tutti gli errori fatti dalla Lombardia - e non sembrano pochi - nell'invio dei dati da dicembre a oggi. La replica, piccata, del Pirellone non si è fatta andare e il governatore Attilio Fontana ha spinto di nuovo sul presunto spirito anti lombardo di Roma, una sorta di sindrome dell'accerchiamento diventata ancora più evidente, e marcata, dopo il rimpasto della giunta e l'ingresso in regione dei fedelissimi del leader leghista Matteo Salvini, Alessandra Locatelli alle politiche sociali e Guido Guidesi allo sviluppo economico. 

L'istituto superiore di sanità elenca tutti gli errori della Lombardia

"In difficoltà per proprie mancanze, l'Istituto Superiore di Sanità continua a spostare il tiro da quello che è il vero tema, ovvero il mal funzionamento dell'algoritmo per il calcolo dell'Rt", la smentita di Fontana al documento dell'Iss, che dal canto suo aveva già "contro smentito" specificando che su 20 regioni nessuna - Lombardia esclusa - ha mai avuto problemi

Quindi, ecco il passaggio più significativo, con il governatore che ha parlato di "uscite a orologeria con un solo obiettivo: colpire la Lombardia. Non solo dal Governo, ma ora anche da quello che dovrebbe essere un organo terzo come l'Istituto Superiore di Sanità e che invece veste sempre più i panni di una parte politica", il duro j'accuse del presidente lombardo, che arriva quindi a mettere in dubbio l'autonomia dell'Iss. E che chiude con una promessa: "Aspettiamo fiduciosi il giudizio del Tar del Lazio per dimostrare che abbiamo ragione noi".

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