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Una catena umana per proteggere i ciclisti: il flash mob in corso Buenos Aires

La mobilitazione, come quella che si era tenuta in viale Monza, vuole chiedere maggiore sicurezza per chi si sposta in bici

Più sicurezza per i ciclisti. Dopo i numerosi incidenti mortali avvenuti a Milano e non solo, è questa la richiesta al centro di una mobilitazione che si terrà sabato 3 dicembre in corso Buenos Aires. L'appuntamento è alle 15 al civico 77.

La protesta pacifica dei ciclisti contro la sosta selvaggia: video

L'iniziativa, che si svolgerà in contemporanea anche a Napoli, Genova e Lecce, chiede innanzitutto il rispetto delle piste ciclabili, spessissimo invase da automobilisti e motociclisti che le utilizzano come zona di sosta o di sorpasso. La prima edizione della manifestazione, chiamata 'Proteggimi', si era tenuta il 10 novembre in viale Monza, con oltre 400 ciclisti a formare una lunga catena umana per impedire simbolicamente l'accesso alla ciclabile alle auto.

Ora la protesta pacifica si estende ad altre città. Le richieste alle amministrazioni pubbliche e al Governo rimane la stessa: aumentare i percorsi ciclabili, proteggere quelli esistenti e stanziare i fondi necessari per attuare il piano nazionale della ciclabilità. "Le manifestazioni - spiegano i promotori - erano tutte già programmate, ma assumono un significato ancora più tragico dopo le morti nei giorni scorsi del ciclista Davide Rebellin e del giovane Manuel Lorenzo Ntube, entrambi uccisi in bici investiti da mezzi a motore". A Milano invece lo scorso mese, sempre andando in bicicletta, avevano perso la vita un ragazzo di 14 anni, una donna di 66 e un uomo di 80.

Per questa nuova edizione di 'Proteggimi' verrà creata una 'ciclabile umana' lungo la pista realizzata in corso Buenos Aires durante la pandemia e utilizzatissima dai milanesi (da qui ne passano in media 6.500 al giorno, il quadruplo rispetto all'era pre covid). Purtroppo il percoso viene usato come parcheggio da numerose auto. "Subito dopo la prima edizione di 'Proteggimi' sono state molte le città che ci hanno contattato per sapere come fare a promuovere una manifestazione del genere - dichiarano Angelo Lisco e Ilaria Fiorillo del gruppo di Proteggimi -. Abbiamo condiviso quanto sperimentato e siamo felici che già altre tre città si siano unite per promuovere in contemporanea ciclabili umane. Pedalare in sicurezza deve essere un diritto di tutte le persone, a prescindere da dove vivano. Le tragedie di questi giorni ci dicono che il cammino per la sicurezza stradale degli utenti deboli è purtroppo ancora molto lungo". Venerdì 2 dicembre alle 19, inoltre, i ciclisti realizzeranno un flash mob per chiedere una maggiore obiettività dei media sul tema della sicurezza stradale, durante un presidio davanti alla sede del Corriere della Sera.

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