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Attualità Castello / Largo Cairoli

Lo "sciopero globale" a Milano: studenti in piazza contro le guerre e per la giustizia climatica

Venerdì gli studenti si ritrovano in piazza. Le loro richieste

"Abbiamo bisogno della voce di tutti". Venerdì 25 marzo a Milano va in scena lo "sciopero globale" proclamato da Fridays for future, l'associazione di giovani che si batte contro il cambiamento climatico e il cui appello è stato subito accolto dagli studenti di decine e decine di scuole milanesi. 

L'appuntamento è alle 9.30 in largo Cairoli. I motivi della manifestazione sono chiarissimi: "Scendiamo tutti in piazza per denunciare la dipendenza dai combustibili fossili, capaci di generare conflitti e portare soldi nelle tasche delle grandi corporazioni", hanno spiegato da Fridays for future. E ancora: "Pretendiamo un'immediata e radicale transizione verso fonti di energia pulita". Sulla loro stessa lunghezza d'onda anche gli studenti, riuniti nell'unione studenti di Milano, che hanno proclamato lo "sciopero globale studentesco" per "la giustizia climatica" e "contro le guerre e per un'istruzione ecologica".

Il 25 marzo "anche noi scendiamo in piazza chiedendo azioni urgenti per fermare la crisi climatica. Questi mesi di mobilitazioni per la scuola, dalle occupazioni fino ai cortei e gli Stati generali della scuola a Roma hanno dimostrato che per riprenderci in mano il futuro, noi studenti dobbiamo unirci", hanno ricordato da Uds. "Non ci possiamo più permettere di mettere a rischio il futuro e la vita di miliardi di persone per nutrire gli interessi di pochi", hanno rimarcato i ragazzi, lanciando lo slogan "People not profit".

Quindi ecco le richieste per "arrivare a quel cambiamento radicale di cui abbiamo bisogno per salvarci": "Fuori le multinazionali del fossile dai nostri istituti, sì alla didattica ecologista", "no alla scuola azienda, ai Pcto e a tutti i percorsi in azienda che ci fanno lavorare in aziende inquinanti e sfruttatrici", "sì a scuole e università a impatto zero, tramite comunità energetiche rinnovabili, edilizia e trasporti sostenibili e gratuiti", "no al caro gas, sì ad una vera conversione energetica al rinnovabile secondo la giustizia climatica", "no alle guerre, in Ucraina e in tutto il mondo, sì al disarmo e alla pace tra popoli secondo giustizia sociale, oltre confini e imperialismi".

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