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Interrogazioni in dad saltate e lezioni interrotte: tre ragazzini nei guai

I giovani sono stati individuati dalla polizia postale di Genova tra Milano e Messina

Lezioni e interrogazioni saltate durante la didattica a distanza. Tutto per colpa di attacchi "chirurgici" messi a segno da teppisti digitali. Pensavano di rimanere anonimi e impuniti. Pensavano di farla franca ma i presunti responsabili sono stati individuati e denunciati dalla polizia postale. Nei guai tre giovani (tra cui un minorenne) residenti nelle provincie di Milano e Messina. Le indagini sono state messe a segno dalla polizia postale di Genova coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo ligure.

Tutto è iniziato durante il lockdown della primavera 2020 quando diversi dirigenti scolastici di istituti di diverso ordine e grado avevano segnalato i fatti alle forze dell'ordine. Dopo mesi di serrate indagini, gli operatori del compartimento Polizia Postale di Genova sono arrivati ai tre ragazzini. Il terzetto, stando a quanto accertato dalle indagini, si sarebbe organizzato attraverso gruppi Telegram ed Instagram, creati appositamente con lo scopo di disturbare i docenti e provocare la sospensione delle lezioni.

A condividere i codici di accesso alle video-lezioni spesso sarebbero stati gli stessi studenti che si sentivano al sicuro per via della apparente percezione di anonimato che sembra essere garantito dalle piattaforme. I giovani, inoltre, si sentivano al sicuro: "la Polizia Postale non ha tempo da perdere nel cercare di trovarci", avrebbe scritto uno di loro nei messaggi finiti nel fascicolo d'indagine. 

"Tutti gli indagati hanno subito ammesso le condotte contestate e dovranno ora rispondere dei reati di interruzione di pubblico servizio e accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico", si legge in una nota della polizia postale.

Le indagini, comunque, non si fermano: durante le perquisizioni sono stati sequestrati computer, tablet e smartphone che verranno analizzati dagli esperti della Postale per valutare la posizione degli altri giovani iscritti nelle chat utilizzate per i raid alle lezioni.

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