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Sala ferma il Municipio 1 sui divieti anti-movida: «Anno particolare, c'è bisogno di lavorare»

Il sindaco invita alla tolleranza. Il Municipio 1, col voto di Pd e Lega, aveva chiesto limiti orari per dehors e alcol d'asporto

E' durata pochissimo la speranza bipartisan del Municipio 1, quello del centro storico di Milano, di "spegnere" la movida con limiti di orario per i dehors e la vendita di alcolici da asporto. Mercoledì mattina il sindaco Beppe Sala ha "tarpato le ali" alla richiesta arrivata dal consiglio municipale che, dalla sala del secondo arengario con affaccio su piazza del Duomo, aveva approvato un ordine del giorno (favorevoli Pd e Lega) per porre limiti alla movida. 

«Questo - ha detto Sala a margine della festa della guardia di finanza in via Melchiorre Gioia - è un anno particolare in cui c'è bisogno di lavorare. Capisco che, in alcune vie, sia difficile, ma chiedo a tutti un po' di tolleranza. E' chiaro che non immagino, in condizioni normali, una diffusione così larga degli spazi all'aperto, ma quest'anno va un po' così. I ragazzi, con le discoteche chiuse, stanno in giro».

Le richieste "anti movida" dei consiglieri del centro storico

Il Municipio 1, con un ordine del giorno, aveva chiesto al Comune di Milano di vietare la consumazione nei dehors e plateatici dopo mezzanotte e mezza venerdì e sabato e dopo le undici e mezza negli altri giorni della settimana, di vietare la vendita di alcolici per l'asporto dopo le nove e mezza di sera, di porre uno stop ai tavoli all'aperto negli spazi verdi e di iniziare a tornare a far pagare l'occupazione del suolo pubblico, la cui gratuità era stata promossa anche a livello nazionale per consentire ai locali di "respirare" visto il precedente divieto di servire al chiuso per il covid.

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