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"Mi chiamo Blu da 41 anni e non potrei desiderare altro nome": così difende le bimbe milanesi chiamate come lei

L'artista Blu Lepore si schiera a fianco delle coppie che hanno chiamato le figlie con il suo stesso nome

Blu Lepore, giovane donna che lavora nel campo teatrale e cinematografico, si dice felice della decisione della procura di 'graziare' una delle due bambine milanesi chiamate Blu, che rischiava di vedere cambiato il suo nome.

Era il 1976 quando la madre dell'artista andò all'anagrafe per registrarla e da allora il nome Blu le appartiene profondamente, tanto che non riesce a immaginarne uno migliore. "Mia mamma era molto giovane quando mi ha avuta, erano gli anni '70 e lei adorava il mare, il cielo. Il blu era il suo colore preferito e questo nome me lo avrebbe dato anche se fossi stata un maschio", racconta a MilanoToday.

Come mai all'epoca l'anagrafe accettò il nome?

"Mia madre si recò all'ufficio portando l'esempio di altri colori che erano stati utilizzati come nomi propri di persona. Celeste, ad esempio, prima un nome maschile e poi utilizzato per le bambine. Gli impiegati si convinsero, così fui tra i primi in Italia a chiamarmi Blu".

Da piccola il fatto di chiamarsi Blu le ha mai causato problemi?

"No, al massimo mi chiedevano come mai avessi questo nome, trovandolo un po' strano. Ma non mi ha mai creato ostacoli; anzi, la gente ne ha sempre apprezzato l'originalità e incuriosendosi si è interessata alla mia storia. Ho sempre avuto un'esperienza positiva e ricevuto molti complimenti".

Come l'ha influenzata​ il fatto di avere questo nome?

"Chiamarmi Blu mi ha aiutata a legare, ha stimolato l'empatia di chi avevo di fronte. È anche un nome che mi ha connotato positivamente, mi ha dato unicità. Non vorrei chiamarmi in nessun altro modo".

Cosa pensa dell'intervento del Tribunale per cambiare il nome delle due bambine milanesi chiamate come lei?

"La legge dovrebbe intervenire in casi gravi ed eclatanti, ad esempio se vengono utilizzati nomi offensivi, per tutelare i bambini. Ma Blu non rientra di certo in questa casistica. Infatti ci sono stati tanti altri bimbi chiamati Blu e il Tribunale non è mai intervenuto prima; si tratta, evidentemente, di una situazione particolare".

Cosa ha pensato quanto ha letto la notizia della convocazione dei genitori che avevano chiamato Blu le proprie figlie?

"Mi sono sentita solidale con loro. Quando poi c'è stato l'aggiornamento della rinuncia della procura mi sono sentita sollevata. Blu è un nome bellissimo e io non lo cambierei per nulla al mondo".

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