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Venerdì, 19 Aprile 2024
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La Bicocca cerca di mettere una pezza sul "caso Dostoevskij"

La rettrice dell'ateneo ha detto di essere profondamente rammaricata e ha lanciato (di nuovo) un invito a Palo Nori

Ha detto di essere profondamente rammaricata e ha lanciato (di nuovo) un invito a Palo Nori a tenere un ciclo di incontri su Dostoevskij la rettrice dell'Università Bicocca di Milano, Giovanna Iannantuoni al centro delle polemiche dopo la decisione dell'ateneo di rimandare il corso dello scrittore.

"Come Rettrice di Milano-Bicocca - ha scritto in una nota - mi scuso per avere urtato diverse sensibilità in un momento così delicato, ma non era intenzione dell'Ateneo esercitare alcuna forma di censura". "L'Università Bicocca - ha proseguito - è, e rimane, un luogo di libera manifestazione del pensiero, dell'insegnamento e della ricerca. Il nostro Ateneo da sempre persegue i principi di inclusione, agisce contro ogni discriminazione ed ha sempre dimostrato di essere accogliente verso tutte e tutti".

Iannantuoni ha ammesso l'errore sperando in un ripensamento: "l'errore è umano e, come ogni errore, anche questo deve servire a migliorare tutti noi attraverso la consapevolezza e la riconciliazione". "Profondamente rammaricata per quanto accaduto con Paolo Nori - ha concluso la rettrice -, rinnovo l'invito allo scrittore a partecipare a un ciclo di incontri su Dostoevskij".

Cos'è successo alla Bicocca

Tutto è iniziato lunedì sera quando lo scrittore Paolo Nori ha annunciato sui social che l'Università Bicocca, attraverso una comunicazione formale, aveva deciso di sospendere un ciclo di 4 lezioni sull'autore russo. "Lo scopo - si leggeva nella comunicazione recapitata al professore e resa nota da Nori - è quello dì evitare ogni forma dì polemica soprattutto interna in quanto momento dì forte tensione".

Nella mattinata di martedì, quando la questione è finita sui giornali scatenando un acceso dibattito, l'ateneo ha cercato di fare marcia indietro. Sul caso era intervenuto il prorettore della Bicocca Casiraghi che aveva puntualizzato che il corso era stato per ristrutturare e ampliare il corso includendo alcuni autori ucraini.

Nori, infine, era intervenuto sulla questione spiegando che non condivideva questo modus operandi: "Non condivido questa idea che se parli di un autore russo devi parlare anche di un autore ucraino, ma ognuno ha le proprie idee. Se la pensano così, fanno bene. Io purtroppo non conosco autori ucraini, per cui li libero dall'impegno che hanno preso e il corso che avrei dovuto fare in Bicocca lo farò altrove".

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