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Immobili dismessi a Milano: ok a vertice Comune-Regione

Diversi i punti in tema di rigenerazione urbana su cui Palazzo Marino e Palazzo Lombardia non sono d'accordo

"Come amministrazione comunale riteniamo utile aprire rapidamente un tavolo di discussione con Palazzo Lombardia per rivedere alcuni aspetti della legge regionale di rigenerazione urbana, in particolare sugli immobili dismessi e i bonus volumetrici per il loro recupero che la legge consentirebbe e sui quali non concordiamo". Così l'assessore all'Urbanistica Pierfrancesco Maran nel corso della commissione comunale urbanistica di mercoledì.

La 'legge della discordia'

Nei giorni scorsi Maran si era detto determinato ad appellarsi alla Corte Costituzionale per 'far saltare' la Legge Regionale 18/2019 sulla rigenerazione urbana per quanto riguarda gli edifici abbandonati. Di tutta risposta l'assessore regionale al Territorio e Protezione civile, Pietro Foroni aveva sottolineato come il Comune non avesse alcun potere di impugnare la legge, definendo quella dell'assessore comunale una "sparata da campagna elettorale".

"Ho contattato l'assessore Pietro Foroni - ha spiegato mercoledì Maran - che mi ha ribadito la possibilità ad aprire la discussione con la Regione solo se si agisce in tempi molto rapidi, dato che mancano 50 giorni al termine dall'entrata automatica in vigore della legge, quindi se si decide dopo è come non decidere". Entro il 30 aprile, infatti, se non verrà approvata la delibera di attuazione della legge della giunta comunale, l'atto normativo della regione entrerà in vigore direttamente, tramite perizia asseverata presentata dal proprietario di un immobile che si ritiene abbandonato.

L'assessore comunale ha voluto ribadire la propria contrarietà rispetto ad alcuni punti del provvedimento regionale: "Dare un bonus volumetrico a chi ha abbandonato un immobile credo sia uno sbaglio. Dubito che qualcuno possa dire che utilizzare il bonus entro 5 anni senza fare nulla vada bene: penso che anche le opposizioni possano concordare. Milano ha delle caratteristiche diverse dal resto della Lombardia, quindi sarebbe auspicabile una specifica nella legge. Nel frattempo il Comune ha sollevato alcune questioni di incostituzionalità sulla legge regionale nel corso di quattro processi al Tar di ricorsi contro quanto previsto dal Piano di Governo del Territorio in merito al capitolo degli immobili abbandonati e nelle prossime settimane il Tribunale Amministrativo ci farà sapere se le nostre eccezioni sono fondate o ci sono valutazioni diverse".

La diatriba sul Pirellino

Diversi consiglieri in commissione hanno però sollevato il tema del 'Pirellino', l'immobile ex comunale di via Melchiorre Gioia acquistato all'asta da Coima di Manfredi Catella, la società sviluppo e gestione di patrimoni immobiliari, che potrebbe usufruire del bonus di volumetrie previste dalla nuova legge regionale. Secondo Carlo Monguzzi (Pd), "gli stabili di via Pirelli e dintorni andrebbero eliminati dalla lista. Immobili come il Pirellino non sono abbandonati da cinque anni, non possono stare in questa legge, ma vanno tolti. Nell'ex stabile comunale sono state fatte delle cose in questi anni: ci sono due delibere del Comune che autorizzano dei lavori, una del 2016 e una del 2018".

Della stessa opinione Basilio Rizzo (Milano in Comune): "Non si può chiamare dismesso un immobile su cui il Comune lavora fin dal 2019. Il 25 novembre 2019 è stato fatto il rogito all'operatore. La legge regionale è stata presentata da Forza Italia in consiglio regionale il 26 febbraio nel 2019: il Comune di Milano quando ha firmato il rogito di cessione a Coima sapeva che esisteva la legge regionale. È possibile che non si sia posta una clausola che escludesse la possibilità di usufruire dei bonus volumetrici?".

"Sul Pirellino la sinistra è schizofrenica - ha dichiarato il capogruppo di Forza Italia Fabrizio De Pasquale -. Si prendono i meriti del nuovo Skyline di Milano e poi vogliono bloccare l'intervento di Coima sul Pirellino, solo perché un privato utilizza le norme sulla rigenerazione. Si chiariscano al loro interno, il sindaco Sala intervenga visto che per altri cinque anni vorrebbe governare con questa coalizione di sinistra anti impresa. Le divisioni e i ricorsi della Giunta rischiano di bloccare 180 importanti cantieri edili in città per almeno sei mesi. Ok a una veloce modifica della legge per velocizzare i tempi di partenza della rigenerazione ma Sala e Maran garantiscano l'approvazione della delibera per marzo".

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