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Strade Sicure, calano i militari impiegati a Milano

La rimodulazione dovuta anche al miglioramento della pandemia covid

Nei giorni scorsi l’operazione Strade sicure è entrata in una nuova fase operativa. Dal primo luglio infatti il raggruppamento di Strade sicure "Lombardia e Trentino Alto Adige", posto alle dipendenze del comando Truppe Alpine, ha visto una riduzione di circa 200 militari dell’Esercito Italiano. I centri interessati al ridimensionamento sono l’area metropolitana di Milano e le province di Bergamo, Bolzano, Brescia e Varese.

Il Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica ha così portato a seimila il numero di appartenenti alle Forze armate impiegati nell'operazione in Italia, a cui si aggiungono 753 unità già dislocate per le esigenze legate al contrasto della pandemia covid. La riduzione del personale, attuata in stretto coordinamento con le autorità prefettizie e le questure competenti per territorio, ha consentito di riorganizzare lo strumento militare, ottimizzando le risorse disponibili, anche in relazione alle migliorate condizioni di sicurezza.

Il raggruppamento "Lombardia e Trentino Alto Adige", attualmente su base brigata alpina Julia, è al comando del colonnello Ivano Marotta, milanese d’adozione e comandante del reggimento "Piemonte Cavalleria" che ha la propria sede a Trieste e opera in supporto alle autorità di pubblica sicurezza nell’ambito della cosiddetta quarta missione delle Forze armate, svolgendo specifici compiti in caso di pubbliche calamità o di eventi di straordinaria necessità e urgenza.

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