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Venerdì, 19 Aprile 2024
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"Donne disabili che vogliono essere scop**": Fedez nella bufera

L'artista milanese al centro delle polemiche. Tutta colpa di una frase pronunciata durante una puntata del suo podcast, "Muschio selvaggio"

Fedez nella bufera. Il cantante milanese è infatti finito al centro della polemica per alcune frasi pronunciate durante l'episodio 104 del suo podcast, "Muschio selvaggio", "Chiacchiere fra disabili con Emanuel", che è Emmanuel Stoica, tiktoker molto seguito che usa una carrozzina elettrica. Durante la puntata sono infatti state pronunciate alcune espressioni che hanno indignato - e non poco - gli attivisti che da tempo lottano per i diritti dei disabili. Tra loro in particolare Silvia Lisena, che insieme ad altre decine di persone ha indirizzato al programma - e a Fedez - una lettera aperta. 

"Vogliamo soffermarci sul linguaggio violento usato contro le donne disabili e alcune gravi inesattezze riferite ai sussidi economici in ambito di disabilità. Intorno al minuto 46, Emanuel fa una serie di considerazioni sulla proposta di legge sull’assistenza sessuale e Fedez si lascia andare ad una esternazione morbosa: «Parlavamo di disabili donne che vogliono essere scopate.» Risate in studio. Emanuel risponde a mo’ di battuta «almeno non dice “stai ferma”», facendo riferimento al fatto che una donna con disabilità motoria si muoverebbe poco e non potrebbe eventualmente sottrarsi a un rapporto sessuale. Altre risate. Interviene Luis chiedendo dove sia il limite nello scherzare su tali questioni. Emanuel e Fedez concordano sul fatto che «è Emanuel il limite», presumibilmente nel senso che, se lo dice lui, questo tipo di affermazioni si possono fare", si legge nella lettera. 

"Noi ribattiamo che il “limite” non è una singola persona disabile, non è che se quella ti autorizza allora puoi denigrare una categoria di persone. Ma soprattutto le donne disabili non vogliono “farsi scopare”, al massimo scopano. Alimentare lo stereotipo che la sessualità delle donne disabili sia “cosa d’altro mondo” è gravissimo. Una battuta del genere funziona solo se si sposa lo stereotipo secondo cui le donne disabili non avrebbero una vita sessuale attiva e corrisposta. Infine, scherzare sul sesso non consensuale, in una società in cui le persone disabili sono per statistica maggiormente vittime di abusi sessuali, rientra in quella “cultura dello stupro” che moltissime realtà lavorano con fatica per contrastare", proseguono le attiviste e gli attivisti. 

"Passiamo alla parte sui sussidi economici. Intorno al minuto 5, Emanuel afferma che «una persona disabile ha più vantaggi rispetto al 80% degli italiani», assunzione pericolosa e fuorviante perché dà l’idea che la persona disabile sia privilegiata quando, invece, non lo è; al minuto 19 aggiunge «quando tu, prendi piu’ di 1000 euro al mese chi ti dà voglia di trovare un posto di lavoro?». Vogliamo assolutamente rimarcare che la pensione di invalidità e l’indennità di accompagnamento aiutano a malapena una persona disabile a coprire i costi extra legati alla disabilità", viene sottolineano nella lettera. 

Da qui la richiesta a “Muschio Selvaggio”, Emanuel e le persone coinvolte di prendere "posizione e correggere le informazioni sbagliate". E soprattutto che tutti "si assumano la responsabilità delle battute infelici" perché "lo devono alla comunità disabile e a tutte le donne, ma anche a quegli uomini che si dissociano da un linguaggio abilista e sessista". 

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