rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità

Figli di coppie omogenitoriali, Sala: "Mi batterò per loro"

Dopo lo stop arrivato dalla prefettura il sindaco di Milano ha detto che si farà carico di portare avanti la battaglia politica

Non vuole arretrare neanche di un millimetro sulla questione della trascrizione all’anagrafe di figli di coppie omogenitoriali il sindaco di Milano, Beppe Sala. "Mi faccio carico di portare avanti politicamente questa battaglia e di seguire con la massima attenzione ogni sviluppo normativo e giuridico di questa complessa vicenda, pronto a cogliere ogni opportunità concreta affinché continui il cammino per il riconoscimento dei diritti di tutti e di tutte e affinché Milano ne sia sempre protagonista", ha detto durante il suo podcast "Buongiorno Milano".

Nel corso del podcast il sindaco della metropoli lombarda ha ricostruito la vicenda evidenziando che l'indicazione ricevuta dal prefetto rappresenta un "passo indietro evidente sia dal punto di vista politico che sociale", ma spiegando che il Comune non potrà più procedere alla trascrizione come fatto finora. "Inoltre – ha commentato Sala - la strada indicata dalla Cassazione, ossia l’adozione, appare oggi assai complessa e farraginosa, dovrà quindi essere più rapida e efficace per poter dare risposta a i numerosi problemi giuridici" riaperti dopo la sentenza della Cassazione. Secondo Sala, "dovrebbe essere il legislatore a consentire con legge come avviene in altri Paesi anche europei, ad esempio in Spagna e Danimarca, la registrazione del figlio di coppia dello stesso sesso a prescindere dal più oneroso e ad oggi davvero travagliato procedimento dell'adozione in casi particolari".

Bimbi di famiglie omogenitoriali, quante sono a Milano

Attualmente sono 17 le trascrizioni effettuate dal Comune di Milano relative a bambini che sono nati all'estero da coppie omogenitoriali. Si tratta di 5 trascrizioni di bimbi di due madri e 12 di bambini di due papà. Mentre i riconoscimenti di seconda mamma, quindi di bimbi che sono nati in Italia sono 17 in totale. Rimangono sospesi ad ora 8 atti.

Famiglie arcobaleno: "Sala costretto a cedere"

"Abbiamo appreso con profondo sconforto la notizia, consapevoli di quanto questo Governo si stia adoperando per togliere ogni minimo diritto di cittadinanza alle famiglie omogenitoriali in Italia - ha scritto in una nota la Presidente di Famiglie Arcobaleno, Alessia Crocini -. Questa notizia fa tristemente coppia con la decisione del Governo italiano di bocciare anche la possibilità di un Certificato europeo di filiazione, quello che permetterebbe ai figli delle coppie dello stesso sesso il riconoscimento dei propri diritti in tutta Europa. I bambini e le bambine con due mamme e due papà esistono già in Italia, i ministri Piantedosi e la premier Meloni se ne facciano una ragione. Ogni giorno vanno a scuola, entrano negli studi pediatrici, giocano nei parchi e nei campi sportivi, frequentano corsi di musica, come tutti i loro coetanei, senza avere i diritti di tutti i loro coetanei".

I Sentinelli: "Imposizione vigliacca"

"Un'imposizione vigliacca di chi come sempre si fa forte con i deboli. Di chi agita fantasmi per tenersi buono quel pezzetto d'elettorato che campa di nemici immaginari - così Luca Padini, portavoce de I Sentinelli e consigliere regionale della lista Majorino, in un post sui social -. Fossero pure famiglie colpevoli d'amare. Esistiamo. Questa è la cosa che non sopportano. Avanziamo addirittura la pretesa d'essere trattati in modo eguale. Questa è la cosa che li manda ai matti. È un giorno amaro e doloroso - ha concluso Paladini - ma che forse ha almeno il merito di sbatterci in faccia in modo inequivocabile quanto la destra sappia essere cinica e cattiva se si tratta di attaccare i diritti civili. Beppe Sala annuncia battaglia. Bene. Noi nel frattempo siamo già in trincea".

ProVita: "Ripristinata la legalità"

"Finalmente a Milano viene ripristinata la legalità e il contrasto all’utero in affitto quando commesso all’estero". Così Jacopo Coghe, portavoce dell'associazione Pro Vita & Famiglia: "La circolare del prefetto di Milano è un passo in avanti di civiltà e buon senso, perché chiude le porte a politiche ideologiche che minano l’infanzia dei bambini e soprattutto non lascia spazio a interpretazioni che, in passato o in altre città d’Italia, rischiano di aprire la strada alla pratica disumana dell’utero in affitto, anche quando portata avanti da cittadini italiani all’estero e che non solo sfrutta le donne povere e disperate, ma usa i bambini come merce da comprare su ordinazione. Il supremo interesse dei minori è e sarà sempre avere una mamma e un papà, non essere l’oggetto dei desideri di avere figli a tutti i costi e venire così trattati come una proprietà da registrare".

Radicali: "I sindaci si oppongano"

"Con decisioni governative prima e prefettizie poi che scavalcano ogni potere riservato al legislatore non è stato rispettato quanto deciso dalla Corte Costituzionale che, con le sentenze 32 e 33 del 2021 invitava il legislatore a intervenire con la massima urgenza per introdurre nuove disposizioni che regolassero nel nostro Paese i diritti e i doveri di genitorialità in capo alle coppie dello stesso sesso", è la reazione di Giulia Crivellini, tesoriera di Radicali Italiani: "Oggi i comuni devono sottostare al richiamo delle prefetture che, in base a una circolare di gennaio 2023 del Ministero degli Interni, intimano ai sindaci di bloccare la registrazione dell’atto di nascita delle famiglie dello stesso sesso in qualunque caso". Da Radicali Italiani e dall'Associazione milanese Enzo Tortora (con la segretaria Federica Valcauda e la tesoriera Raffaella Stacciarini) arriva l'invito al sindaco a opporsi a questa decisione: "Ogni funzionario di stato civile - affermano le tre radicali - agisce su delega del sindaco che è titolare della funzione. Chiediamo al sindaco Beppe Sala di assumere su di sé questo compito, con unica responsabilità politica e legale, esonerando da responsabilità i propri funzionari e chiediamo a tutti i sindaci di opporsi a queste forzature, nell'urgenza che si legiferi per la tutela di centinaia di famiglie e il riconoscimento di libertà su questa scelta di vita senza più lasciare vuoti normativi".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Figli di coppie omogenitoriali, Sala: "Mi batterò per loro"

MilanoToday è in caricamento