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Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità Corvetto / Viale Brenta

Ex Ilva, perquisizione della guardia di finanza nelle sedi milanesi

Un'indagine della Procura contesta false comunicazioni al mercato e distrazione dei beni del fallimento

False comunicazioni al mercato e distrazione dei beni del fallimento. Sono questi i reati contestati all'azienda ArcelorMittal Italia - ex Ilva -, nelle cui sedi milanesi la guardia di finanza sta effettuando delle perquisizioni. 

Le fiamme gialle stanno acquisendo documenti negli uffici ArcelorMittal di via Brenta e in quella di Ilva spa di viale Certosa. I controlli vengono svolti nell'ambito dell'indagine per aggiotaggio informativo e distrazione di beni dal fallimento. A confermare la presenza dei finanzieri nelle sedi del capoluogo lombardo e in quella di Taranto è stata la stessa azienda affermando di stare collaborando "fornendo le informazioni richieste", come specifica una nota diffusa dalla società.

Il fascicolo

Gli inquirenti stanno sentendo alcuni testimoni e i dirigenti dell'amministrazione straordinaria dell'ex Ilva, perché allo stato attuale il fascicolo aperto a metà novembre rimane a carico di ignoti. Ad essere contestati dal procuratore aggiunto Maurizio Romanelli e dai pubblici ministeri Stefano Civardi e Mauro Clerici sono l'aggiottaggio informativo e la distrazione di beni dopo il fallimento dell'Ilva. L'ipotesi quindi è quella che i dirigenti abbiano potuto sottrarre risorse e beni alla società fallita.

Per quanto riguarda la contestazione di comunicazioni false al mercato, invece, le indagini sono partite da alcuni comunicati stampa divulgati da ArcelorMittal, che avrebbero sortito effetto sui mercati esteri. Al momento il presidente del Tribunale di Milano, Roberto Bichi ha invitato l'azienda a osservare "la piena operatività e funzionalità degli impianti". Nella giornata di venerdì 8 novembre una rappresentanza di lavoratrici e lavoratori degli uffici amministrativi di ArcelorMittal a Milano ha spontaneamente tenuto un presidio davanti alla sede di viale Certosa. Sono infatti 220 i lavoratori di Arcelor Mittal coinvolti nella drammatica vicenda che riguarda il secondo gruppo siderurgico in Europa.

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